Pronti allo sciopero i lavoratori del Consorzio Autostrade

Incroceranno le braccia per le ultime due ore di ogni turno. Già dalle 4 di stanotte e fino alle 22 di venerdì il personale del Consorzio Autostrade sciopera per dire no all’arroganza e a quella che definiscono una pessima gestione delle autostrade siciliane. Si fermerà il personale in servizio alla
barriera (A20 Messina-Palermo) caselli Me Nord Villafranca, con l’esclusione degli addetti alla sicurezza o al recupero dei mezzi. Uno sciopero che arriva dopo tre mesi di silenzio e di attesa. Lo scorso 8 febbraio i lavoratori del Consorzio avevano proclamato lo stato di agitazione e segnalato molte inefficienze e difficoltà vissute dai dipendenti. Nel frattempo però non è arrivata la minima risposta, convocazione, confronto. Il sindacato Cub passa dunque alle maniere forti e in un lungo documento passa in rassegna tutti i motivi alla base della protesta. I segretari Francesco Urdì e Antonio Visalli denunciano intanto la sistematica elusione del confronto sindacale con la scelta di questa amministrazione di non favorire alcun incontro o peggio ad impedirlo, nonostante le ripetute e infruttuose richieste. Si protesta contro il sottodimensionamento della pianta organica con pesante carenza di personale d’esazione ed eccessivi carichi di lavoro, contro l’arbitrario blocco delle ferie, la mancata programmazione di chiamate del personale discontinuo con scopertura ai caselli, la pessima organizzazione lavoro con particolar riferimento ai servizi di maggiormente sofferenza all’esazione dei pedaggi, la gestione categorie protette non coniugato al Piano Industriale della Concessionarianell’ambito del vigente CCNL del settore autostradale dei dipendenti del CAS sottoscritto nel 2005, le anomale procedure ATE part-time e illegittimo trattamento di tre orari di lavoro diversi e contrattualmente non previste.
“Nel richiamare al senso di responsabilità dei preposti legali rappresentanti di una Concessionaria già divorata da ingenti debiti frutto di annose passività, e nel ricordare che ogni cambiamento inerente la materia del lavoro è di esclusiva competenza del confronto sindacale che viene regolarmente disattesa, non escludiamo l’intensificazione delle forme di protesta sindacale” conclude il sindacato.