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Convenzione tra ospedali di Mistretta e Cefalù. La Uil: “Danno erariale per Asp Messina”

“La convenzione con l’ospedale di Cefalù potrebbe prefigurare un danno erariale per l’Asp di Messina, a fronte di un servizio che ha ricadute limitate per l’utenza dell’ospedale di Mistretta”. Lo dice il segretario della Uil Fpl di Messina, Pippo Calapai, che ha presentato denuncia alla Procura della Corte dei Conti, che a sua volta ha sospeso la convenzione.

Ieri l’allarme lanciato dalla deputata regionale di Fratelli d’Italia, Elvira Amata.

“La convenzione – prosegue Calapai – prevede che il 90% del ‘rod’ (raggruppamento omogeneo di diagnosi, ndr) vada alla Fondazione Giglio di Cefalù mentre i costi ricadrebbero sull’Asp di Messina che non riuscirebbe nemmeno a coprire con la restante parte. Inoltre non è stato mai attivato l’ambulatorio di urologia e la convenzione comprime l’offerta, in termini di posti letto dell’ospedale di Mistretta, contrariamente a quanto previsto dal Decreto Balduzzi. Ciò determinerebbe da un lato un disservizio per i pazienti, e dall’altro un esubero di personale, per effetto della riduzione, destinato ad essere ricollocato in altri ospedali. Siamo pronti a sostenere un confronto pubblico, magari da tenersi presso la città Metropolitana di Messina, alla presenza del sindaco Cateno De Luca, nella sua qualità di massimo rappresentante della Conferenza dei sindaci. In quella sede enunceremo le fallacità di una convenzione, che i vertici della Sanità regionale hanno sospeso dopo la nostra denuncia alla Procura della Corte dei Conti”.