Ganzirri, la denuncia: “Colonia felina sotto casa senza controlli e pulizia”

“Siamo costretti, per raggiungere i nostri appartamenti, a scansare vere e proprie colonie feline, cibo maleodorante abbandonato ovunque senza senno, ed escrementi di gatti in ogni dove. È oramai diventata una situazione insostenibile e in particolar modo pericolosa, per la salute pubblica dei residenti”.

Questa l’accorata denuncia di un cittadino di Ganzirri, Giovanni Calbo, residente in Via 185N che da tempo chiede che le istituzioni rivolgano l’attenzione verso una situazione di forte degrado.

La Cooperativa San Nicola infatti, sita nella suddetta via, non avendo alcun accesso dalla strada pubblica, gode di una servitù di passaggio che permette agli abitanti il transito per accedere nello stabile; ma oramai da tempo immemore, usufruire con tranquillità di questo diritto è diventata un’ardua impresa.

“Regna sovrano il totale disinteresse a mantenere le zone igienicamente pulite – ha dichiarato esasperato Calbo – assicurando così le condizioni minime di decoro urbano e sicurezza dei cittadini.Il luogo oltretutto è diventato insalubre e pericoloso per l’eccessiva presenza di gatti non sterilizzati e, in alcuni casi, evidentemente malati. Tengo a sottolineare inoltre –ha tenuto a precisare il cittadino- che la zona è frequentata da parecchi bambini, essendo vicina alle scuole primaria e materna, oltre ai piccolini che abitano il complesso. Pertanto, considerato che siamo nel periodo scolastico, richiediamo in via urgente un sopralluogo da parte delle autorità competenti”.

I cittadini, preoccupati per le possibili conseguenze e avviliti per lo stato attuale in cui sono costretti a vivere, esigono che vengano appurate le condizioni di salute dei gatti, la corretta coincidenza in numero rispetto a quanto registrato tra le colonie feline ed un'eventuale sterilizzazione. Inoltre, non si è certi che i felini siano stati correttamente registrati tra le colonie del comune di Messina, come la legge prevede per evitare che il problema del randagismo dilaghi. Ed essendo diventata questa, una situazione difficilmente controllabile, i cosiddetti “gattari”, vista la numerosa presenza di animali, non riescono a monitorarne né lo stato sanitario né le nascite, come da obbligo giurisprudenziale.

La richiesta dei residenti vuole essere un’istanza di buona convivenza civile, che ha come caposaldo il rispetto dei simili e delle regole poste nella comunità; non pertanto una mera battaglia contro gli animali, o un attacco smodato nei confronti di chi si prodiga per la loro sopravvivenza.

Tutelare gli animali e difendere i loro diritti infatti, è sacrosanto, sia dal punto di vista giuridico che etico; purché ciò non entri in conflitto con quei diritti fondamentali dell’ uomo sanciti dalla nostra Costituzione.

la foto pubblicata non si riferisce al luogo indicato dalla denuncia

Grazia Di Mauro