“Turnazione discriminatoria per i 48 contrattisti di Polizia Municipale”: no del sindacato

“I 48 contrattisti di Polizia Municipale non possono ancora accedere agli istituti contrattuali riservati a tutti gli appartenenti al Corpo, compresi gli ultimi 20 appena nominati”. Il Coordinamento Sindacale Autonomi (Csa) scrive in merito al prefetto, al sindaco, all’assessore alla viabilità e lavoro e al neo comandante di Polizia Municipale: “E’ con grande disappunto che per l’ennesima volta siamo costretti a denunciare come il personale contrattista, da 22 mesi (4 Ottobre 2010) inserito in pieno organico ed a pieno titolo nel corpo di Polizia Municipale e che di fatto sta offrendo un valido contributo alla grave carenza di personale con l’utilizzo continuo in tutti i servizi, si trovi inspiegabilmente, ancora oggi ad operare in condizioni di grave disagio. E’ paradossale il mancato utilizzo del personale “contrattista”, 48 volenterosi transitati al Corpo con la qualifica di Agenti di Polizia Municipale, Agenti di Pubblica Sicurezza, nella totalità dei servizi, compresi quindi i turni domenicali e festivi”.
Il sindacato lamenta proprio il mancato inserimento del personale in questi turni “nonostante tutti gli impegni assunti dall’Amministrazione Comunale, le nostre innumerevoli note divenute lettera morta e nonostante le precise disposizioni scritte dell’ex Comandante il 3 dicembre 2011, ove disponeva ufficialmente l’impiego degli agenti nei servizi notturni, serali, domenicali e festivi a far data dal 5 dicembre 2011 “.
Da allora, però, sono passati sette mesi e la delibera non è mai stata attuata: “Non esitiamo a definire tutto il personale ex contrattista, da due anni con qualifica di Agente di Polizia Municipale e di Pubblica Sicurezza, vittima di discriminazione e disinteresse da parte degli organi competenti che a tutt’oggi non ne consentono quell’utilizzo razionale che era la reale finalità delle assunzioni effettuate in mobilità interna e delle nuove qualifiche assegnate a pieno titolo”. I contrattisti aderiscono allo sciopero Regionale di mercoledì 4 Luglio per rivendicare la “stabilità lavorativa definitiva senza discriminazione alcuna”. Il sindacato, considerata la situazione, chiede allora “la riapertura di mobilità inversa consentendo al personale di ritornare negli uffici di provenienza”.