Cronaca

Corap, apertura di credito dai sindacati. Ma lo stato d’agitazione rimane

Corap a due facce. E non si sa esattamente quale delle due sia quella, diciamo così, più veritiera.

Sit-in e stato d’agitazione

Da un lato, giovedì 27 maggio ha avuto luogo un partecipato sit-in dei lavoratori davanti alla Cittadella regionale, per «manifestare tutto il disagio dei dipendenti senza retribuzione, ma soprattutto privi di certezze circa il loro futuro lavorativo e l’esistenza stessa del Corap», vista la carenza d’attenzione della politica calabrese e di vigilanza da parte degli organi preposti.

A ricevere i rappresentanti dei lavoratori sono stati l’assessore regionale alle Attività produttive Fausto Orsomarso e lo stesso commissario Corap Renato Bellofiore. A sentire sindacati e maestranze, solo 20 giorni fa gli stessi interlocutori avevano affermato in modo “definitivo” «la quasi impossibilità di rimettere in sesto l’Ente»; invece, miracolo!, neanche a distanza di tre settimane i due avrebbero messo a punto «azioni amministrative e d’indirizzo politico volte a produrre gli atti essenziali per far ripartire» il Corap.

Statuto, bilanci e Piano industriale

Lo Statuto verrebbe infatti approvato dall’esecutivo Spirlì dopodomani, lunedì 31 maggio; a seguire, il commissario redigerebbe e licenzierebbe i bilanci 2018, 2019 e 2020 che andrebbero poi a loro volta varati in Giunta e in Consiglio regionale. Così come il fatidico Piano industriale, «che dovrebbe essere oggetto di confronto e discussione con le organizzazioni sindacali entro i prossimi 10 giorni». Il tutto schiuderebbe prospettive ben diverse per il Corap in sé, ma potrebbe anche persuadere i creditori ad attendere ancòra per ottenere il dovuto.

Il neocommissario Corap Renato Bellofiore

E le attività di depurazione a Vibo e a Crotone? Sarà l’assessore regionale all’Ambiente a emanare un’ordinanza d’emergenza per acquistare il materiale indispensabile al pieno funzionamento dei due impianti.
Chiaro che una nuova «apertura di credito» da parte dei sindacati, a fronte di uno scenario così roseo, può starci. Nel corso degli anni però, fanno notare i rappresentanti dei lavoratori, le promesse disattese sono state davvero tantissime. Sicché, ove trascorressero i previsti 15 giorni necessari secondo il commissario Bellofiore senza il pagamento degli stipendi, «sarà proclamato lo sciopero di tutti i lavoratori».
…Ferma restando l’esigenza, in parallelo, di ottenere la liquidazione delle ingenti spettanze arretrate «in tempi brevissimi». E che lo stato d’agitazione rimane.

Giannetta: c’è una nuova fiducia

Per il consigliere regionale di Forza Italia (e presidente della Commissione consiliare di Vigilanza) Mimmo Giannetta, «il Corap ha preso la giusta direzione». Specifica l’ex sindaco di Oppido Mamertina che il Consorzio regionale delle attività produttive «sta ingranando la marcia giusta» dopo «anni di crisi e lo scempio della liquidazione imposta dalla fallimentare legge dell’era Oliverio».

Mimmo Giannetta, presidente
della Commissione regionale di Vigilanza

E rivendica, Giannetta, il lavoro fatto in Vigilanza che ha fatto «emergere l’esposizione debitoria» dell’Ente, ma al contempo pure «le possibili strategie per rientrare dai debiti, sanare le posizioni occupazionali e programmare azioni concrete di rilancio».
Ad avviso del presidente dell’organismo consiliare, del resto, il Corap è adesso piacevolmente investito, insieme alla sua nuova governance (il commissario Renato Bellofiore), da una «nuova iniezione di fiducia da parte della politica regionale e dei sindacati».