Anche i medici dicono no al trasferimento del Poliambulatorio di Via del Vespro

“Cui prodest il trasferimento da via del Vespro all'ex Ospedale Margherita?”. A chi serve? Se lo chiede e lo chiede a chi potrebbe fare questa scelta Giovanna Genitori, segretaria provinciale del Sumai, il Sindacato Unitario Medici Ambulatoriali italiani, in una lettera aperta che spera possa trovare risposte esaustive. In questi ultimi giorni il Poliambulatorio e l’ipotesi di un suo trasferimento sono stati al centro dell’attenzione di sindacati e candidati sindaco. La Cgil aveva lanciato l’allarme segnalando disagi per gli utenti e sottolineando l’assurdità di spostare una realtà che si trova in centro città e che funziona bene in una struttura che probabilmente non ha neanche i requisiti per ospitarla. In campo era sceso anche il candidato del Pdl Vincenzo Garofalo che, sulla stessa linea del sindacato, aveva chiesto chiarimenti al Commissario dell’Asp Magistri. Del parere opposto il candidato di Nuova Alleanza Gianfranco Scoglio che invece proprio ieri aveva parlato di questo trasferimento come uno dei possibili passaggi verso la creazione di una rete assistenziale che metta insieme servizi sociali e sanitari. I riflettori sul Poliambulatorio restano ancora accesi. Nella sua lettera la segretaria del Sumai si chiede a chi può giovare la chiusura di servizi efficienti e logisticamente validi erogati presso gli ambulatori di via del Vespro a favore di una struttura decentrata e che sembra non possedere nemmeno i requisiti strutturali e le autorizzazioni previste dalle normative vigenti per l'utilizzo da parte dell'utenza. Si consideri infatti, spiega Giovanna Genitori, la grave penalizzazione cui andrebbero incontro i cittadini nello spostarsi da una zona strategicamente valida, in quanto situata a pochi passi dalle stazioni ferroviarie e degli autobus (che servono i tanti pazienti provenienti dalla provincia), a una zona periferica servita esclusivamente dal tram e che richiede un certo percorso a piedi, tra l'altro abbastanza impegnativo, fino alla nuova struttura.

Piuttosto il Sumai suggerisce di trasferire in via del Vespro il PTA, attualmente collocato all’ex Margherita, anche in considerazione dell'efficienza ed alta professionalità degli specialisti che vi lavorano e che potrebbero supportare al meglio i sanitari del punto di emergenza.

“Sicuramente un ente privato non distruggerebbe mai qualcosa che funziona e rende per dislocarla in una zona meno accessibile con conseguente aggravio di costi e a discapito del guadagno. Perchè i nostri Amministratori hanno solo interesse a distruggere e mai a costruire? Se l'ASP 5 ha tanti soldi da sprecare perchè non li utilizza per rendere più efficiente quello che già esiste?" chiede Giovanna Genitori. Domande che forse non solo lei si sta ponendo in questo momento.

(Francesca Stornante)