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Coronavirus, De Luca: “3216 domande nel primo giorno di Family Card” LA DIRETTA

LA DIRETTA


La Family Card

Oggi siamo partiti con la Family Card. Il sistema sarà aperto anche domani, poi per ragioni di sicurezza sarà sospeso sabato e domenica e riprendiamo lunedì. C’è ancora qualche problema al software e potrebbero esserci sciacalli che vogliono approfittarsi di questa situazione. La sospensione servirà per verificare anche con l’Inps tutta una serie di dati. Chi sta tentando di fregarsi i 100 euro della prima settimana verrà beccato ed escluso da qualunque tipo di aiuto. Che nessuno pensi che solo perché siamo nella fase di rodaggio può fregarsi il primo buono. Se qualcuno ha dichiarato il falso sarà stanato e denunciato per falsa dichiarazione. Mentire per lucrare in un momento di bisogno è inaccettabile. 

Le domande presentate

Alle 18, in circa 10 ore dall’attivazione della procedura per richeidere la Family card sono state presentate 3216 istanze. Equivale al 3,23% del totale dei nuclei familiari presenti a Messina.  1758 domande rientrano nella fascia A cioè nessun reddito, 655 nella fascia B, cioè reddito inferiore alla quota stabilita, 803 nella fascia C, cioè che hanno altri sussidi.

Siamo partiti anche se per esempio la Regione finora ci ha accreditato solo il 30% delle risorse annunciate. Lo Stato invece ha già mandato tutto quello che aveva garantito. Chiedo al presidente Musumeci di impegnarsi perché Pasqua sta passando e i sindaci nei territorio si stanno barcamenando per andare incontro alle esigenze delle persone.

#iorustuacasapicazzimei

#iorustuacasapicazzimei. Lancio il nuovo hashtag perché ho saputo di comitive e gruppi che si stavano organizzando per festeggiare insieme. Invece sia chiaro: ognuno nel suo balcone o nella sua terrazza. Senza assembramenti e comitive.

#iomifidodite

De Luca parla poi di una proposta che vuole far arrivare al presidnete del Consiglio Conte e a tutte le forze politiche.

«Il progetto #iomifidodite parte dalla convinzione che serve un’iniezione forte per far risollevare l’Italia. Il decreto Cura Italia non può bastare. Dobbiamo prendere la liquidità laddove è stata nascosta in questi anni. Magari prendiamo il 30% di quelle risorse. Stiamo facendo i conti. Potrebbero essere 300 miliardi di liquidità per l’Italia. Ci facciamo mettere il cappio dall’Europa e teniamo la liquidità nelle banche? Dobbiamo rompere questa cappa dei poteri forti, prendere la liquidità disponibile nelle banche e metterla in circolo. In tre giorni si possono dare aiuti a chi è imprenditore, partita iva, a tasso zero e da restituire a partire dall’anno prossimo. Queste sono cose serie e attuabili da fare in Italia. Altro che pietire in Europa. Stiamo parlando delle riserve bancarie che ci sono in Europa. Non voglio essere trattato da accattone e da mafioso da qualche paese europeo. Avviare un patto d’onore, #iomifidodite. Proporremo questo progetto a tutte le forze politiche di qualunque colore, non possiamo caricare i nostri figli di altri debiti».