Coronavirus

Coronavirus Fase 2, Musumeci a Conte: “Così non va” e incontra i colleghi governatori

Da Nord a Sud e per motivi opposti, il DPCM di Conte sulla Fase 2 scontenta tutti. Malumori dei governatori, dei sindaci, perplessità della Consulta, rivolta delle categorie degli “ultimi”, ovvero gli ultimi nella fila delle riaperture. Ci sono poi gli scontenti per le misure di sostegno che non sono arrivate e che, quando sono giunte a destinazione, sono un granello di sabbia in un oceano di disperazione. Musumeci incontra oggi in video conferenza i governatori di centro destra delle altre Regioni per stilare una serie di correttivi da trasmettere al premier.

Tutti scontenti, da nord a sud

L’obiettivo è giungere a una proposta ampia e convergente per invitare il presidente Conte a modificare le preannunciate disposizioni della Fase- dichiara Musumeci– Le misure annunciate per il 4 maggio – prosegue – lasciano scontenti tutti: settentrionali e meridionali, chi per l’apertura e chi per la chiusura e si muovono poi in evidente contraddizione. In Sicilia non abbiamo grandi fabbriche, ma una diffusa presenza di piccole e medie imprese nel commercio, nel turismo, nell’artigianato e nei servizi. Metterle in condizioni di lavorare, nel rispetto assoluto delle norme di sicurezza, è un dovere del governo nazionale”.

Un piano differenziato

Se il presidente Conte non vuole ad esempio seguire l’esempio della Spagna, con un piano differenziato per Regioni, allora, potrebbe autorizzare le singole Regioni quanto meno ad adottare misure che siano compatibili con la situazione epidemica locale e con le vocazioni del territorio. Va da sé che la Regione Siciliana è pur sempre a Statuto speciale, sebbene di questa autonomia finora non ne abbiamo fatto uso, né buon uso.