E’ un momento drammatico e le famiglie devono fare i conti con l’improvvisa perdita del lavoro o di qualsiasi introito. Nel frattempo si moltiplicano gli annunci di sostegni e buoni spesa a tutti i livelli, da Messina a Palermo e a Roma. Ma materialmente c’è chi, oggi, adesso, subito, è disperata e non sa come fare. La lettera è firmata ma omettiamo i dati della signora che ci ha scritto.
“Vi scrivo perché oramai sono avvilita dal sentire continui proclami e non vedere nessun fatto. E’ oramai da più di tre giorni che inseguo tutte le notizie che interessino la famigerata “Messina family card” ma non riesco a trovare assolutamente a venirne a capo. Non trovo niente che mi spieghi semplicemente come e cosa devo fare per poter usufruire di questo necessario e oramai indispensabile aiuto economico.
E’ dall’11 marzo che siamo state messe in cassa integrazione dal miserrimo lavoro par-time e fino ad oggi non sappiamo (questo pomeriggio ho finito di parlare con il direttore della banca, dove ho il mio conto corrente per l’accredito dello stipendio) quando e chi ci darà qualche euro per poter tirare avanti da oggi in poi. Tutto ciò, malgrado le continue e incessanti grandi assicurazioni di importanti accordi tra STATO, INPS e BANCHE e queste ultime, ancora adesso non hanno nessuna disposizione a riguardo!
Oggi, nel mio conto in banca ci sono 79 euro! Visto che con le parole non si mangia e non si pagano le bollette, mi dite come si deve fare ad andare avanti ? Per favore, vi chiedo di dare voce alla realtà delle cose, di spiegarci e aiutarci a poter redigere e inviare correttamente e più velocemente possibile, tutta la modulistica occorrente. Grazie per tutto ciò che potrete fare”.
Diamo voce a quest’urlo di disperazione che non è isolato in una città piegata dalla pandemia e da una crisi che ha peggiorato una situazione drammatica.