sindacato

Coronavirus Messina, la Cisal: contro la crisi serve un Piano straordinario

L’allarme economico diventa sempre più pressante, soprattutto per il sud. Il territorio messinese pagherà ulteriormente. La Cisal presenta una serie di proposte a breve e lunga scadenza.

La Cisal: un piano straordinario

L’emergenza sanitaria a Messina si è inserita in un contesto economico di piena recessione e solo una forte azione di rilancio potrà salvarci dalla disperazione di un dissesto economico senza precedenti- si legge in un comunicato-Occorre da subito mettere mani ad un piano straordinario che affianchi e rinforzi le asfittiche misure del Governo Nazionale e che dia concrete prospettive al tessuto economico cittadino. Nella considerazione che nessun settore è oggi escluso dal rischio di una desertificazione che lascerebbe sul campo più vittime del virus”.

Sospendere tributi locali

L’appello è al sindaco affinchè si faccia portavoce delle istanze. Per la CISAL sono tre le linee di intervento su cui ci si potrebbe muovere già nel brevissimo termine.Attivare le indispensabili interlocuzioni con i Governi Nazionale e Regionale, attraverso le Deputazioni Messinesi, per concretizzare la sospensione dei tributi locali a carico di PMI, Commercianti ed Artigiani.

Puntare sul Brand Messina

Ridare vita e rafforzare il progetto “Brand Messina” (da sempre pallino del Sindaco De Luca) per mettere la nostra città, non appena superata la crisi sanitaria, al centro di circuiti commerciali e turistici attraverso la promozione del suo patrimonio artistico, culturale, monumentale , gastronomico ed artigianale.

Misure per il sud

Il Sud non è sede di aree industrialmente evolute che possano fare da traino ad una veloce ripartenza, pertanto è importante, far nascere da Messina un movimento di richiesta di specifiche misure per un Mezzogiorno in ginocchio. L’esempio è quello della Cassa per il Mezzogiorno che, almeno fino agli inizi degli anni ’70, riuscì a realizzare una serie di opere che rappresentarono una precondizione per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia Meridionale e che dovrebbero finalizzarsi soprattutto allo sviluppo delle infrastrutture e delle competenze digitali.