Politica

Coronavirus Messina, nuove ordinanze e i numeri della Family card. De Luca assente

Per la prima volta in questa emergenza Coronavirus a Messina, il sindaco Cateno De Luca ha disertato la diretta quotidiana dalla sede comunale di Protezione Civile. Ha lasciato la scena ai suoi assessori Massimiliano Minutoli, Alessandra Calafiore e Dafne Musolino. Con un sms indirizzato all’assessore Minutoli, il sindaco ha comunicato di non arrivare in tempo perché impegnato altrove. Difficile però non notare che è la prima volta che De Luca non parla attraverso il suo canale Facebook in questo mese di emergenza Coronavirus. Soprattutto dopo i due giorni di polemiche roventi che hanno travolto il sindaco per le parole dell’arcivescovo mons. Accolla, per il corteo funebre del fratello del boss Sparacio e per la consegna delle uova di Pasqua in un rione popolare.

LA DIRETTA

L’inizio della diretta affidata all’assessore Massimiliano Minutoli che comunica che il sindaco è al momento impegnato in altre attività.

Due nuove ordinanze sindacali

A spiegare i due nuovi provvedimenti che fanno riferimento all’ultimo DPCM è l’assessore Dafne Musolino. Si continua con le misure per il distanziamento sociale. Quindi restano validi divieti di passeggiate, tranne per quelle terapeutiche, vietati spostamenti se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Consentite le consegne a domicilio per rosticcerie, bar e attività di ristorazione. Riaprono ottiche, ferramenta, cartolerie e librerie. Disciplinata l’attività di consegna a domicilio che limita uscite e contagi. Tutti i giorni entro le 22, tranne domenica e festivi, tutti possono svolgere attività di consegna a domicilio. Unica eccezione per le farmacie che non sono soggette al limite di chiusura le domeniche e i festivi. Solo le farmacie di turno possono stare aperte la domenica.

Family card

Il dato aggiornato alle ore 18 presenta un rilevante aumento. Sono state 7424 le domande presentate. Sono state intanto annullate 612 richieste. 7.56% del totale delle famiglie residenti a Messina. 5616 domande arrivano da nuclei familiari completamente senza reddito. L’importo finora erogato è di 2,3 milioni di euro, l’importo già speso ammonta a poco più di 200 mila euro. Ogni famiglia che ha già speso i coupon ha speso in media 80 euro. Sono intano 86 le attività già accreditate in cui è possibile spendere i buoni.