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Coronavirus. Solidarietà, da Merì oltre 2000 mascherine per l’ospedale di Patti

Uniti nella lotta al coronavirus. Un concetto sempre più esteso, che abbraccia il territorio messinese e si estende anche oltre i confini dell’Italia. È il caso del comune di Merì, che ha ricevuto una fornitura di mascherine dal governo di Sinepark, in Cina.

Delle mascherine ricevute, 2500 sono state donate all’ospedale di Patti. La donazione è avvenuta in sinergia tra il sindaco di Merì, Roberto Bonansinga, e il personale volontario della Protezione Civile.

La solidarietà che non conosce confini

«È stato un segno di solidarietà vera la donazione di mascherine chirurgiche al presidio ospedaliero di Patti -ha dichiarato Ferdinando D’Amico, direttore dell’Unità Operativa di Geriatria- in un momento in cui i dispositivi di protezione individuale sono fondamentali per arginare la diffusione della pandemia. Siamo grati al sindaco e alla comunità di Merì per essere stati interpreti di bisogni assoluti, sono grato all’Infermiere Giuseppe Presti che ha saputo essere tramite generoso di questa donazione, ma soprattutto siamo grati alla comunità cinese e a Emma Wang responsabile della cultura di Shangai, che hanno ricambiato la stessa solidarietà avuta dal comune di Merì nei momenti di grande epidemia in Cina, con la fornitura di quantità notevole di mascherine chirurgiche».

Si pensa anche agli anziani

Un gesto particolarmente sentito, che sancisce la vicinanza tra popoli diversi e lontani. Parte delle mascherine ricevute dall’ospedale di Patti saranno donate anche alle Residenze Sanitarie Assistite (RSA) di Patti e Sant’Angelo di Brolo.

«Una parte della mascherine chirurgiche –spiega Ferdinando D’Amico in qualità di Coordinatore della Rete Geriatrica- sarà destinata anche alle RSA di Patti e di Sant’Angelo di Brolo, luoghi di cura e di riabilitazione per pazienti anziani che dobbiamo difendere nel loro diritto di salute. Purtroppo è confermato ogni giorno che il paziente anziano è ancora più fragile nei luoghi di comunità dove l’epidemia arriva in silenzio e si muore in solitudine. Essere protagonisti della cura del paziente anziano significa anche sapere governare e fare governare le scelte più appropriate nelle azioni e più sostenibili nell’assistenza».