Politica

Coronavirus, weekend di polemiche. De Luca: “Non voglio essere ringraziato dalla famiglia Sparacio”

Un week end di Pasqua e di polemiche. Dall’hastag #iorustuacasapicazzimei” divulgato con gli altoparlanti, alle dichiarazioni dell’arcivescovo “vergogna chi usa un linguaggio turpe si penta”, con botta e risposta. C’è stato poi il caso del corteo funebre al fratello del boss Sparacio, sul quale indaga la questura ma che è finito al centro delle accuse di diversi esponenti politici. Infine la distribuzione delle uova di Pasqua al rione Taormina con tanto di folla alla presenza del sindaco.

La mafia mi fa schifo

De Luca ha affidato a facebook il suo sfogo, chiarendo un punto in particolare: “io non ho mai preso voti dalla mafia, nè li ho cercati. Non voglio essere ringraziato dalla famiglia Sparacio per una vicenda che ho appreso dalla stampa e che ho avuto modo di approfondire con l’Ufficio di Gabinetto del Questore con particolari che non posso assolutamente svelare! Sono stato sempre lontano dagli ambienti mafiosi ed ho sempre combattuto ogni forma di mafia. Se avessi avuto contezza di questa vicenda avrei agito prontamente come sono solito fare. La mafia mi ha sempre fatto schifo come ogni qualsiasi forma di sopruso! Non ho altro da aggiungere anche perché non intendo alimentare gli ipocriti professionisti della finta antimafia. La mafia si combatte con la buona e sana amministrazione e non con certi blasonati convegni o comunicati stampa utili a lavarsi la coscienza del non aver mai fatto nulla di concreto per sconfiggere il malaffare. “.

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