I sindacati chiedono a Croce di stabilizzare i contrattisti nella Polizia Municipale

48 i contrattisti e 20 i vincitori di concorso ancora in fase di precarietà, 13 gli idonei ancora in graduatoria che attendono l’assunzione. Questi gli agenti del corpo di Polizia municipale per cui le Rappresentanze sindacali unitarie oggi si rivolgono al commissario straordinario Luigi Croce e al comandante Calogero Ferlisi per chiedere che vengano presi gli interventi giusti per procedere alla stabilizzazione del personale.

“Avevamo creduto e sperato che il conferimento dei poteri speciali per l’emergenza traffico potesse rappresentare una valida opportunità per procedere alla ristrutturazione e al potenziamento del Corpo della Polizia Municipale – è il commento delle Rsu -. Dobbiamo invece registrare, a chiusura del provvedimento, che poco è stato fatto e che il Corpo versa in una crisi che sembra diventare irreversibile”.

E’ il carattere d’urgenza a essere sottolineato dai sindacati che chiedono un incontro con il commissario per “attivare tutte le procedure per la stabilizzazione dei contrattisti, a cui da subito appare opportuno ripristinare l’orario di lavoro a 36 ore e trovare le soluzioni di legge per l’assunzione a tempo indeterminato dei 20 agenti”.
“L’età media continua a esser elevata e l’organico ancora numericamente insufficiente – affermano le Rsu -. Non si è avviata alcuna procedura per consentire a coloro che da tempo svolgono la loro attività nel Corpo, anche compiendo atti complessi, di poter sviluppare la loro carriera, ma abbiamo assistito a modifiche regolamentari e discutibili provvedimenti ad hoc ( ultimo atto di interpello ) che contrastano con il riconoscimento di tale principio”.
“Siamo certi – hanno concluso i sindacati – che nonostante i suoi molteplici impegni saprà trovare il tempo ed il modo di dialogare con gli scriventi, portatori delle esigenze della polizia municipale di Messina, che attendono con speranza di essere al più presto convocati unitamente al Comandante del Corpo, che recentemente ha ripreso le sue funzioni e con il quale speriamo di continuare il costruttivo e proficuo confronto che nell’immediato passato avevamo reciprocamente sperimentato.”