Operazione Matassa, David parla

E' terminato poco prima delle 16 l'interrogatorio di garanzia di Paolo David. Il consigliere comunale, in carcere da tre giorni con l'accusa di associazione finalizzata alla corruzione elettorale, ha ricevuto a Gazzi la "visita" del GIP Maria Teresa Arena che gli ha domandato conto delle accuse mosse dalla Procura. In particolare quella di aver comprato voti da personaggi di Santa Lucia Sopra Contesse, indicati dagli investigatori come vicini al clan della zona.

David ha scelto di parlare, ha risposto puntualmente a tutte le domande poste dal Giudice per le indagini preliminari, la stessa che ha firmato il provvedimento custodiale in carcere. Il confronto è andato avanti per circa tre ore. E si è difeso, respingendo gli addebiti penali alle sue condotte. I suoi difensori, gli avvocati Nino Favazzo ed Emilio Fragale, attendono ora la fine della tornata degli interrogatori per presentare eventuale istanza di scarcerazione o attenuazione della misura allo stesso giudice, o se ricorrere direttamente al Tribunale della Libertà, chiedendo il riesame del provvedimento che lo ha spedito dietro le sbarre. Anche perché prima di oggi il consigliere non si era potuto consultare con i suoi legali, visto che il Gip Arena ha disposto espressamente il divieto di colloquio coi difensori fino all'interrogatorio di garanzia.

Il Giudice ha terminato di ascoltare gli arrestati in carcere. Molti di loro, anche tra quelli che hanno una lunga fedina penale e altre condanne da scontare, hanno scelto di parlare. Da lunedì tocca alle nove persone andate ai domiciliari,

Martedì, invece, sarà la volta dell'altro arrestato eccellente, il consigliere Giuseppe Capurro, ai domiciliari con la più grave accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Anche nel suo caso i legali, gli avvocati Nino Cacia e Daniela Agnello, sono fiduciosi che il loro assistito riuscirà a discolparsi.

Alessandra Serio