Messinambiente, "spaventosa macchina mangiasoldi": arrestati dirigenti ed imprenditori

Messinambiente, “spaventosa macchina mangiasoldi”: arrestati dirigenti ed imprenditori

Veronica Crocitti

Messinambiente, “spaventosa macchina mangiasoldi”: arrestati dirigenti ed imprenditori

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mercoledì 11 Novembre 2015 - 12:34

Ardita: "Con Tari e Tarsu, i cittadini hanno pagato il buco che si è prodotto in Messinambiente. A fronte di un servizio nullo".

Appalti pubblici stipulati irregolarmente, gestione incontrollata di contratti di consulenza ed assunzione di dipendenti, incentivi da migliaia di euro versati a lavoratori amici e compiacenti, conduzione fallimentare, perdite per oltre 30milioni di euro, tangenti ed affidamento di servizi a società “amiche” che intascavano soldi a fronte di servizi praticamente inesistenti. C’è di tutto nella maxi inchiesta che, stamani, ha acceso i riflettori sul carrozzone Messinambiente, la società pubblica che, per conto del Comune di Messina, gestisce lo smaltimento e la raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani, il cui capitale è interamente detenuto da enti locali. Un vero e proprio vaso di pandora, quello scoperchiato dagli inquirenti, i cui cinque arresti di oggi rappresentano soltanto la punta dell’iceberg. A finire ai domiciliari, per i reati di corruzione e truffa, sono stati Armando Di Maria, 59 anni, amministratore unico e poi liquidatore della Messinambiente, Antonino Inferrera, 45 anni, funzionario amministrativo-contabile della Messinambiente, Marcello De Vincenzo, 49 anni, titolare della Mediterranea Srl, Francesco Gentiluomo, 45 anni, titolare della Gentiluomo Srl, Antonino Buttino, 43 anni, broker assicurativo e titolare della società BCM Insurance Broker Srl con sede a Barcellona.

L’INCHIESTA. Tutto nasce da una complessa attività di indagine iniziata nel 2013, dopo che in Procura arrivarono diverse carte che accertavano varie irregolarità nella gestione della società di Messinambiente, in primis quelle del Sindaco Renato Accorinti e del Consigliere Comunale Daniele Zuccarello. L’inchiesta, coordinata dal Procuratore Aggiunto Sebastiano Ardita e dal Sostituto Procuratore Stefania La Rosa, ha riguardato tutto l’arco temporale che va dal 2009 agli inizi del 2014, anni in cui la figura dominante di Messinambiente fu quella di Armando Di Maria. “Personaggio privo di qualsiasi competenza manageriale”, Di Maria è accusato di aver sempre demandato a società e ditte private i servizi di competenza dell’Ente: dalla raccolta dei rifiuti in città (a lungo affidata alla ditta SEAP di Agrigento) alla manutenzione dei mezzi e dei cassonetti (sempre affidata a ditte esterne tra cui la Mediterranea di De Vincenzo e la Gentiluomo di Gentiluomo). Scavando a fondo nei conti della Società, è emerso come “un’azienda che doveva essere risanata, si è trasformata in una spaventosa macchina mangiasoldi, finanziata dagli enti pubblici”, come dichiarato dal Procuratore Capo Guido Lo Forte.

IL RUOLO DI INFERRERA. Nel corso degli anni, Antonino Inferrera, consulente di Messinambiente, ha giocato un ruolo decisivo. Era lui, di fatto, il vero braccio destro di Di Maria, colui che, secondo quanto emerso dall’inchiesta, influiva in maniera decisiva sulle decisioni che riguardavano la selezione dei “partners” della società. La scelta di Inferrera ricadeva sempre su ditte ed imprese “amiche” (anche amicizie personali del consulente) le quali, per il “favore” reso, versavano ad Inferrera tangenti di diverse migliaia di euro. Come? Sotto forma di servizi e consulenze fittizie conferite a due società, la Finconsulting e la Fin.Service Srl, gestite dallo stesso Inferrera. Dagli accertamenti, è emerso che il consulente, dal 2011 al 2014, ha intascato: circa 52mila euro da Buttino, circa 41mila euro da De Vincenzo e circa 10mila euro da Gentiluomo.

GLI IMPRENDITORI “AMICI”. Ruolo emblematico quello delle due imprese finite nel mirino delle indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria e dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina. La Mediterranea e la Gentiluomo, infatti, hanno acceso i riflettori su altri fatti “inquietanti” che riguardavano la gestione della società, la manutenzione dei mezzi utilizzati ed il servizio di raccolta dei rifiuti. In particolare, alla Mediterranea venne affidato il servizio di manutenzione e sanificazione dei cassonetti (in precedenza svolto con i mezzi di Messinambiente), nonostante questa non avesse alcuna esperienza nel settore, che generò all’impresa un profitto di 2milioni e 600mila euro. Alla stessa, venne poi affidato anche il servizio di manutenzione dei mezzi di Messinambiente. Era proprio su uno di quei mezzi che morì l’operaio Antonio Tomasello. “Oltre ad essere fuori controllo dal punto di vista della spesa – ha commentato Ardita – non sappiamo neanche se, di fatto, queste manutenzioni venissero effettuate”. Discorso analogo anche per la ditta di Gentiluomo a cui venne affidato un servizio di pronto intervento sui mezzi di Messinambiente, nonostante la Gentiluomo fosse una ditta priva di operai specializzati, considerando che il suo ambito è quello del noleggio di mezzi e macchine industriali. Dalle indagini è emerso che, insieme alla ditta del fratello Santi, Francesco Gentiluomo percepì oltre 1milione di euro per soli interventi di manutenzione (dal 2009 al 2013) a cui si aggiungono le vendite di diversi mezzi.

IL BROKER BUTTINO E LE POLIZZE ASSICURATIVE. Nel 2010 spunta la figura di Antonio Buttino, broker barcellonese, che avrebbe dovuto far risparmiare a Messinambiente quelle polizze assicurative sui mezzi che, fino all’anno precedente, si aggiravano intorno ai 200mila euro. Buttino subentrò alla compagnia SAI nella gestione di tutti i contratti assicurativi (sia RC auto che di altro tipo) ma, piuttosto che rappresentare un risparmio, il broker rappresentò un altro spreco. “Da quando arrivò Buttino – ha commentato Ardita – le polizze aumentarono fino a 700mila euro annui”. In pratica, il broker continuò ad affidarsi alle società assicurative di sempre, percependo però una commissione del 15% sull’importo lordo dei contratti stipulati ed intascando, in tal modo, commissioni per circa 350mila euro in soli 3 anni.

I COMMENTI. “Questi sono i primi risultati di un fenomeno tipico della criminalità economico-amministrativa e si tratta di uno spaccato inquietante sul malgoverno della città di Messina. Questi episodi di vera e propria corruzione sono emersi grazie alle indagini bancarie ed hanno fatto emergere una situazione inquietante: un’azienda che doveva essere risanata si è trasformata in una spaventosa macchina mangiasoldi”, ha dichiarato Lo Forte, sottolineando come a "dare input all'inchiesta è stato il Sindaco Accorinti". Parole durissime anche nell’ordinanza emessa dal Gip Giovanni De Marco che, in uno dei passaggi, sottolinea come Messinambiente sia stata impiegata per il compimento di “abusi di ogni sorta”. Sebastiano Ardita porta in luce anche la questione, delicatissima, delle imposte Tari e Tarsu e di come, negli anni, siano stati i cittadini messinesi a colmare i buchi e gli sprechi di Messinambiente. “Il controllo della società non funzionava – ha dichiarato – ed ogni anno venivano richieste all’Ato cifre sempre maggiori per risanare i conti. Con Tari e Tarsu, i cittadini hanno pagato il buco che si è prodotto. A fronte di nessun servizio”. (Veronica Crocitti)

66 commenti

  1. Ora voglio sentire il parere dei vari Burrascano & co, voglio vedere in che modo stupido riusciranno a dare la colpa a Renato.

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  2. Ora voglio sentire il parere dei vari Burrascano & co, voglio vedere in che modo stupido riusciranno a dare la colpa a Renato.

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  3. Già saranno a casa che ridono.
    Personalmente se riconosciuti colpevoli gli farei scontare 20 anni di carcere ciascuno, e altri dieci di lavoro socialmente utile, magari a spazzare le strade giusto per rimanere in tema..ma sono sicuro che grazie a qualche cavillo a qualcuno gli sarà chiesto scusa e risarcito con altri soldi pubblici, in Italia funziona così

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  4. Già saranno a casa che ridono.
    Personalmente se riconosciuti colpevoli gli farei scontare 20 anni di carcere ciascuno, e altri dieci di lavoro socialmente utile, magari a spazzare le strade giusto per rimanere in tema..ma sono sicuro che grazie a qualche cavillo a qualcuno gli sarà chiesto scusa e risarcito con altri soldi pubblici, in Italia funziona così

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  5. Io da messinese posso solo dire grazie.
    1000 volte grazie.

    Salvatore

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  6. Io da messinese posso solo dire grazie.
    1000 volte grazie.

    Salvatore

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  7. Ed oggi a ripensare a taluni parallelismi fatti tra l’attività di Ciacci e quella di De Maria, letti in alcuni articoli, mi viene la pelle d’oca.

    Salvatore

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  8. Ed oggi a ripensare a taluni parallelismi fatti tra l’attività di Ciacci e quella di De Maria, letti in alcuni articoli, mi viene la pelle d’oca.

    Salvatore

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  9. MessineseIncallito 11 Novembre 2015 13:25

    QUESTA E’ UN’ALTRA GRANDE VITTORIA DEL SINDACO.
    CI ERANO GLI AMMINISTRATORI CHE DAL 2009 HANNO PERMESSO TUTTO CIO’?

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  10. MessineseIncallito 11 Novembre 2015 13:25

    QUESTA E’ UN’ALTRA GRANDE VITTORIA DEL SINDACO.
    CI ERANO GLI AMMINISTRATORI CHE DAL 2009 HANNO PERMESSO TUTTO CIO’?

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  11. cammellinodipeluche 11 Novembre 2015 13:26

    …i soldi pagati per coprire questo buco di cui si parla….mi/ci saranno restituiti ? almeno in servizi decenti……e se si continuasse a scavare in città….troverebbero un underground di malessere insospettabile.

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  12. cammellinodipeluche 11 Novembre 2015 13:26

    …i soldi pagati per coprire questo buco di cui si parla….mi/ci saranno restituiti ? almeno in servizi decenti……e se si continuasse a scavare in città….troverebbero un underground di malessere insospettabile.

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  13. A questo punto i cittadini dovrebbero opporsi al piano tari, bloccare i pagamenti in attesa di verifica sulla reale spesa da riconteggia r

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  14. A questo punto i cittadini dovrebbero opporsi al piano tari, bloccare i pagamenti in attesa di verifica sulla reale spesa da riconteggia r

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  15. Tranquillo…..quando si tratta di dire stupidità..sono sicuro che non la deluderanno

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  16. Tranquillo…..quando si tratta di dire stupidità..sono sicuro che non la deluderanno

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  17. Eccoli i lavoratori che Ciacci non ha “saputo” domare.
    Ricordo per l’ennesima volta l’ironia di taluni (non solo commentatori) nel descrivere l’aggressione subita da Ciacci nei suoi uffici.
    Avete capito messinesi finalmente con chi tocca combattere?
    Non amministrazione ordinaria.
    Questa è guerra e voi ancora non lo avete compreso.
    Utilizzate parametri di valutazione che in una realtà come quella messinese deformata e contorta non hanno alcun valore.

    Salvatore

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  18. Eccoli i lavoratori che Ciacci non ha “saputo” domare.
    Ricordo per l’ennesima volta l’ironia di taluni (non solo commentatori) nel descrivere l’aggressione subita da Ciacci nei suoi uffici.
    Avete capito messinesi finalmente con chi tocca combattere?
    Non amministrazione ordinaria.
    Questa è guerra e voi ancora non lo avete compreso.
    Utilizzate parametri di valutazione che in una realtà come quella messinese deformata e contorta non hanno alcun valore.

    Salvatore

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  19. V per vendetta2 11 Novembre 2015 13:36

    adesso ci vorrebbe il blocco di tutti i beni a titolo di risarcimento di tutti i componenti familiari e nel caso in cui nei tre gradi di giudizio fossero condannati…. galera x xxxxx…e confisca dei beni.

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  20. V per vendetta2 11 Novembre 2015 13:36

    adesso ci vorrebbe il blocco di tutti i beni a titolo di risarcimento di tutti i componenti familiari e nel caso in cui nei tre gradi di giudizio fossero condannati…. galera x xxxxx…e confisca dei beni.

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  21. “Sebastiano Ardita porta in luce anche la questione, delicatissima, delle imposte Tari e Tarsu e di come, negli anni, siano stati i cittadini messinesi a colmare i buchi e gli sprechi di Messinambiente. ”
    Ogni altro commento mi pare superfluo.
    Vorrei capire quale attività ispettiva abbia svolto in quegli anni il consiglio comunale tanto attento invece alle 30000 euro di rimborsi di Ciacci.

    Salvatore

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  22. “Sebastiano Ardita porta in luce anche la questione, delicatissima, delle imposte Tari e Tarsu e di come, negli anni, siano stati i cittadini messinesi a colmare i buchi e gli sprechi di Messinambiente. ”
    Ogni altro commento mi pare superfluo.
    Vorrei capire quale attività ispettiva abbia svolto in quegli anni il consiglio comunale tanto attento invece alle 30000 euro di rimborsi di Ciacci.

    Salvatore

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  23. Tranquillo è solo l’inizio. Ciacci prima di andarsene quattro righe le ha scritte….. Aspettiamo con ansia il lavoro della Magistratura.

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  24. Tranquillo è solo l’inizio. Ciacci prima di andarsene quattro righe le ha scritte….. Aspettiamo con ansia il lavoro della Magistratura.

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  25. L’assicuratore arrestato è di Barcellona Pozzo di Gotto….

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  26. L’assicuratore arrestato è di Barcellona Pozzo di Gotto….

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  27. i referenti politici di De Maria,sono gli stessi referenti dei consiglieri comunali Pd-F.I.-ncd-udc-pdr-quelli che vogliono fare la mozione di sfiducia verso il Sindaco.W Renato- W m5s_ W l’Onesta

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  28. i referenti politici di De Maria,sono gli stessi referenti dei consiglieri comunali Pd-F.I.-ncd-udc-pdr-quelli che vogliono fare la mozione di sfiducia verso il Sindaco.W Renato- W m5s_ W l’Onesta

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  29. In galera no?

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  30. In galera no?

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  31. Bravo Accorinti ,ha portato le carte in procura,come ha fatto Marino a Roma.Certo che ha fare il passacarte è bravo per il resto sa pure piantare alberi e scalare i tralicci.Il malaffare non è uno scherzo e’ una mala pianta che purtroppo cresce in tutta l’Italia e denunciare i colpevoli è un dovere ed un merito a prescindere dal fatto che se sei nato “tunnu non poi moriri quadratu.

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  32. Bravo Accorinti ,ha portato le carte in procura,come ha fatto Marino a Roma.Certo che ha fare il passacarte è bravo per il resto sa pure piantare alberi e scalare i tralicci.Il malaffare non è uno scherzo e’ una mala pianta che purtroppo cresce in tutta l’Italia e denunciare i colpevoli è un dovere ed un merito a prescindere dal fatto che se sei nato “tunnu non poi moriri quadratu.

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  33. l’unica cosa non consentita in Italia è essere onesti. Una giusta pena sarebbe, oltre la confisca dei beni a risarcimento danno, condannare i colpevoli a lavori “socialmente utili” e nel caso specifico adibiti alla raccolta dei rifiuti, muniti di braccialetti elettronici e sorvegliati dalla polizia penitenziaria … Ora capite perché Ciacci non era benvoluto …

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  34. l’unica cosa non consentita in Italia è essere onesti. Una giusta pena sarebbe, oltre la confisca dei beni a risarcimento danno, condannare i colpevoli a lavori “socialmente utili” e nel caso specifico adibiti alla raccolta dei rifiuti, muniti di braccialetti elettronici e sorvegliati dalla polizia penitenziaria … Ora capite perché Ciacci non era benvoluto …

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  35. contento per Accorinti ma vorrei fare anche notare che tutto parte anche da un consigliere comunale che aveva deciso di fare luce sulle troppe ombre di Messinambiente: Daniele Zuccarello per settimane portò avanti un’intensa attività ispettiva all’interno degli uffici di via Dogali, acquisì carte e documenti dai quali vennero fuori denunce pesantissime, consegnò tutto sia al sindaco Accorinti che alla Procura.

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  36. contento per Accorinti ma vorrei fare anche notare che tutto parte anche da un consigliere comunale che aveva deciso di fare luce sulle troppe ombre di Messinambiente: Daniele Zuccarello per settimane portò avanti un’intensa attività ispettiva all’interno degli uffici di via Dogali, acquisì carte e documenti dai quali vennero fuori denunce pesantissime, consegnò tutto sia al sindaco Accorinti che alla Procura.

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  37. COME DISSE IL GRANDE TOTO’ E IO PAGOOOOO!!!!!
    PERCHE’ NON SEQUESTRATE TUTTO E I SOLDI LI METTETE NELLE CASSE COMUNALI E FATE RESPIRARE LA GENTE CHE CI STATE SOFFOCANDO

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  38. COME DISSE IL GRANDE TOTO’ E IO PAGOOOOO!!!!!
    PERCHE’ NON SEQUESTRATE TUTTO E I SOLDI LI METTETE NELLE CASSE COMUNALI E FATE RESPIRARE LA GENTE CHE CI STATE SOFFOCANDO

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  39. Non si legge nessun commento degli amici di sti 4 buddaci che in questi ultmi 20 anni hanno fatto sprofondare Messina in un tunnel senza uscita. Un grazie di cuore ad Accorinti.

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  40. Non si legge nessun commento degli amici di sti 4 buddaci che in questi ultmi 20 anni hanno fatto sprofondare Messina in un tunnel senza uscita. Un grazie di cuore ad Accorinti.

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  41. Finalmente una ventata di aria pulita entra a Messina,spero che sia l’inizio di una tempesta! Questo è uno dei motivi per cui è affossata la nostra città.Tutti in fondo lo sapevano ma nessuno ha avuto la determinazione e la forza civica
    di denunciarlo prima!!

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  42. Finalmente una ventata di aria pulita entra a Messina,spero che sia l’inizio di una tempesta! Questo è uno dei motivi per cui è affossata la nostra città.Tutti in fondo lo sapevano ma nessuno ha avuto la determinazione e la forza civica
    di denunciarlo prima!!

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  43. Grazie Renato.

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  44. Grazie Renato.

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  45. Ne viene fuori un’Amministrazione incapace di controllare Messinambiente e il risultato é un servizio nullo per noi cittadini che paghiamo sempre. Bisogna sciogliere Messinaambiente e mettere fine a quest’anno mangiatoia! Solo bla bla da parte del sindaco che invece di fare pulita e di risanare l’azienda si limita alla denuncia. Bisogna anche amministrare e risolvere I problemi di Messina! Se no lasci la carica!

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  46. Ne viene fuori un’Amministrazione incapace di controllare Messinambiente e il risultato é un servizio nullo per noi cittadini che paghiamo sempre. Bisogna sciogliere Messinaambiente e mettere fine a quest’anno mangiatoia! Solo bla bla da parte del sindaco che invece di fare pulita e di risanare l’azienda si limita alla denuncia. Bisogna anche amministrare e risolvere I problemi di Messina! Se no lasci la carica!

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  47. Io aspetto l’emanazione della sentenza definitiva. Ora è turno di altri, giocare duro (PM, parte civile, difensori).

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  48. Io aspetto l’emanazione della sentenza definitiva. Ora è turno di altri, giocare duro (PM, parte civile, difensori).

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  49. Il perché tanti consiglieri rimpiangevano Di Maria…ora è più facile intuirlo. Che si godano questi ultimi giorni di gloria, perché alle prossime elezioni molti di loro dovranno trovarsi un lavoro. C’è voglia di aria nuova e pulita. Grazie Renato.

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  50. Il perché tanti consiglieri rimpiangevano Di Maria…ora è più facile intuirlo. Che si godano questi ultimi giorni di gloria, perché alle prossime elezioni molti di loro dovranno trovarsi un lavoro. C’è voglia di aria nuova e pulita. Grazie Renato.

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  51. Ricordi al procuratore Lo Forte di avere citato la persona sbagliata allora.
    Ma usi il giusto tatto mi raccomando lui potrebbe non aver compreso tanto bene quanto lei quali siano i meriti e di chi.

    Salvatore

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  52. Ricordi al procuratore Lo Forte di avere citato la persona sbagliata allora.
    Ma usi il giusto tatto mi raccomando lui potrebbe non aver compreso tanto bene quanto lei quali siano i meriti e di chi.

    Salvatore

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  53. MessineseAttento 11 Novembre 2015 18:43

    Adesso la parola ai consiglieri complici di questo schifo e che ancora siedono sulla loro bella poltrona. Chi oggi tenta di rifarsi una verginità politica, accusando l’attuale amministrazione dei danni che LORO hanno creato a città e cittadini, deve spiegare al popolo che stava facendo mentre costoro affossavano il comparto rifiuti. Che si dimettano tutti, dopo essersi scusati con la città per aver tradito il mandato e con essi, tutta la stampa, che da due anni è protagonista di una campagna denigratoria senza precedenti, che approfitta di alcuni mezzi di informazione per condizionare l’opinione pubblica ed indirizzarla dove più conviene. Spesso, servendosi di mezze notizie raccattate que e la, financo su Facebook!! Censurate anche questo!

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  54. MessineseAttento 11 Novembre 2015 18:43

    Adesso la parola ai consiglieri complici di questo schifo e che ancora siedono sulla loro bella poltrona. Chi oggi tenta di rifarsi una verginità politica, accusando l’attuale amministrazione dei danni che LORO hanno creato a città e cittadini, deve spiegare al popolo che stava facendo mentre costoro affossavano il comparto rifiuti. Che si dimettano tutti, dopo essersi scusati con la città per aver tradito il mandato e con essi, tutta la stampa, che da due anni è protagonista di una campagna denigratoria senza precedenti, che approfitta di alcuni mezzi di informazione per condizionare l’opinione pubblica ed indirizzarla dove più conviene. Spesso, servendosi di mezze notizie raccattate que e la, financo su Facebook!! Censurate anche questo!

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  55. Queste cifre, pubblicate più volte da mariedit, sono a disposizione dei magistrati inquirenti.La FONTE è SIOPE, il sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dal tesoriere UNICREDIT. La prima cifra è relativa alle entrate TARSU/TARES/TARI, la seconda è inerente al trasferimento a MESSINAMBIENTE. ANNO 2008 (€27.682.309)(€27.002.163). ANNO 2009 (€17.280.172)(€39.899.048). ANNO 2010 (€21.967.516)(€33.031.828). ANNO 2011 (€25.064.725)(€37.120.875). ANNO 2012 (€25.282.190)(€35.239.713). ANNO 2013 (€30.464.134)(€36.602.077). ANNO 2014 (€52.247.012)(€39.533.420). In tanti devono rendere conto, amministratori e consiglio comunale dal 2008 al 2013, per intenderci Peppino BUZZANCA e la sua maggioranza di CENTRODESTRA.

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  56. Queste cifre, pubblicate più volte da mariedit, sono a disposizione dei magistrati inquirenti.La FONTE è SIOPE, il sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dal tesoriere UNICREDIT. La prima cifra è relativa alle entrate TARSU/TARES/TARI, la seconda è inerente al trasferimento a MESSINAMBIENTE. ANNO 2008 (€27.682.309)(€27.002.163). ANNO 2009 (€17.280.172)(€39.899.048). ANNO 2010 (€21.967.516)(€33.031.828). ANNO 2011 (€25.064.725)(€37.120.875). ANNO 2012 (€25.282.190)(€35.239.713). ANNO 2013 (€30.464.134)(€36.602.077). ANNO 2014 (€52.247.012)(€39.533.420). In tanti devono rendere conto, amministratori e consiglio comunale dal 2008 al 2013, per intenderci Peppino BUZZANCA e la sua maggioranza di CENTRODESTRA.

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  57. QUESTO è NIENTE PENSATE QUELLO CHE VERRà FUORI A FINE INCHIESTA CI SONO ANCORA LE MALEFATTE DEI NORDISTI E DEI COMPARI CHE HANNO OTTENUTO PROMOZIONI…CONTENTI VOI…..

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  58. QUESTO è NIENTE PENSATE QUELLO CHE VERRà FUORI A FINE INCHIESTA CI SONO ANCORA LE MALEFATTE DEI NORDISTI E DEI COMPARI CHE HANNO OTTENUTO PROMOZIONI…CONTENTI VOI…..

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  59. Manca una “firma” prestigiosa.
    Penso ci abbia già fatto caso.

    Salvatore

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  60. Manca una “firma” prestigiosa.
    Penso ci abbia già fatto caso.

    Salvatore

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  61. La media degli incassi TARSU/TARES/TARI nel quinquennio 2008-2012 è di €23.455.378, nello stesso periodo la media dei trasferimenti a MESSINAMBIENTE è di €34.458.720. La media degli incassi nel biennio 2013-2014 è di €41.355.730, dei trasferimenti a MESSINAMBIENTE €38.067.490. Come leggete nel periodo BUZZANCA sindaco ci sono maggiori trasferimenti a MESSINAMBIENTE rispetto agli incassi per €11.003.342; nel biennio ACCORINTI sindaco maggiori incassi per €3.288.240 rispetto ai trasferimenti a MESSINAMBIENTE. C’è una inversione di tendenza che non si spiega solo con l’obiettivo di raccogliere voti nelle urne, con una TARSU bassa rispetto al piano finanziario/tariffario di quel periodo e la consistente evasione/elusione. C’E’ QUALCOSA DI PIU’.

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  62. La media degli incassi TARSU/TARES/TARI nel quinquennio 2008-2012 è di €23.455.378, nello stesso periodo la media dei trasferimenti a MESSINAMBIENTE è di €34.458.720. La media degli incassi nel biennio 2013-2014 è di €41.355.730, dei trasferimenti a MESSINAMBIENTE €38.067.490. Come leggete nel periodo BUZZANCA sindaco ci sono maggiori trasferimenti a MESSINAMBIENTE rispetto agli incassi per €11.003.342; nel biennio ACCORINTI sindaco maggiori incassi per €3.288.240 rispetto ai trasferimenti a MESSINAMBIENTE. C’è una inversione di tendenza che non si spiega solo con l’obiettivo di raccogliere voti nelle urne, con una TARSU bassa rispetto al piano finanziario/tariffario di quel periodo e la consistente evasione/elusione. C’E’ QUALCOSA DI PIU’.

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  63. ho scritto bravo Accorinti,forse dovevo aggiungere il tibetano? è stato bravo in una cosa , in altre 99 è risultato cucuzza…

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  64. ho scritto bravo Accorinti,forse dovevo aggiungere il tibetano? è stato bravo in una cosa , in altre 99 è risultato cucuzza…

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  65. Che pena per la citta’con certi elementi volevamo lontano? certo che no.Adesso la giustizia deve fare il corso ma io le e li in galera.

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  66. Che pena per la citta’con certi elementi volevamo lontano? certo che no.Adesso la giustizia deve fare il corso ma io le e li in galera.

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