I candidati a rettore potrebbero diventare sei: ci sta pensando anche il prof. Dugo

«Non ho ancora deciso alcunché, se mi candiderò invierò un documento per comunicare la mia decisione ufficiale a tutti». Raggiunto telefonicamente, risponde così il professore Giacomo Dugo , che voci sempre più insistenti vorrebbero in campo nella corsa all’ermellino, non ancora entrata nel vivo nonostante ci siano già le date per le elezioni del nuovo rettore: 24 maggio (primo turno), 27 maggio (secondo turno) e 31 maggio per l’eventuale ballottaggio.

Ai nastri partenza di questa importante competizione elettorale – da cui dovrà venire fuori il nome del successore dell’attuale Magnifico Francesco Tomasello, in carica dal 2004 – ci sono per il momento il neurologo Giuseppe Vita; l’economista Pietro Navarra, che smentisce categoricamente le voci su un suo ripensamento; il giurista Antonio Romano Tassone, il latinista Giovanni Cupaiuolo e l’esperta di Veterinaria Adriana Ferlazzo. Il docente di Scienza degli alimenti potrebbe essere il sesto candidato o forse no, perché – secondo i ben informati – la sua candidatura potrebbe essere alternativa a quella del direttore del Centro Nemo Sud.

Vita, che gode delle simpatie elettorali di Tomasello, starebbe infatti pensando di fare un passo indietro e potrebbe essere rimpiazzato, anche nelle preferenze dell’attuale rettore, proprio dal professore della Facoltà di Scienze, che non solo è il fratello dell’ex prorettore Giovanni Dugo, professore Ordinario di Chimica degli Alimenti presso la Facoltà di Farmacia oggi in quiescenza, ma è soprattutto un ex “amico” del candidato Navarra. La discesa in campo di Dugo, dunque, mirerebbe ad indebolire la posizione del professore di Economia, indicato come il favorito di queste elezioni, al quale il professore di Scienze potrebbe sottrarre voti.

Tuttavia, l’eventuale ritiro della candidatura da parte di Vita rischia di lasciare “scoperto” quel serbatoio di voti che è il Policlinico, dove pare che Dugo non sia particolarmente amato. Alla fine, potrebbe, dunque, succedere che Vita non si tiri fuori dalla corsa e che il professore di Scienze diventi il sesto candidato a rettore, per rendere ancora più incerto l’esito finale e trascinare le elezioni sino al ballottaggio tra i due candidati più forti.

Dagli ambienti universitari fanno sapere che i giochi sono apertissimi e le strategie pre-elettorali ancora in piena evoluzione. (Danila La Torre)