Trovato: «Ecco perché gli ingegneri scendono in campo per l’Autorità portuale»

Tredici nomi, tredici personalità diverse, rappresentanti di altrettante realtà istituzionali e professionali diverse. I candidati alla presidenza dell’Autorità portuale vanno dal politico di vecchia data a quello di più recente estrazione, da chi col mare e coi porti non c’ha mai avuto granché a che fare a chi, invece, del mare ha fatto una ragione di vita e professionale. Tra i candidati c’è anche il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Santi Trovato, che in una lettera inviata a tutti i componenti dell’Ordine e resa pubblica, ha voluto spiegare perché è stato deciso, su indicazione del Consiglio dell’Ordine stesso, che gli ingegneri dovessero scendere in campo per la successione di Lo Bosco al vertice dell’Authority. «Sin dal 2006 – afferma Trovato – con la predisposizione del documento sul nuovo nodo ferroviario di Messina, individuato come opera prioritaria da proporre per rigenerare e riqualificare non solo gli impianti ferroviari direttamente interessati, ma l’intera Area dello Stretto, il nostro Ordine si è qualificato tra i soggetti istituzionali legittimati a proporre e rivendicare una nuova e più lungimirante azione di pianificazione e ripresa economica del territorio. Infatti, con una serie copiosa di documenti e di iniziative concrete, in questi ultimi anni, l’Ordine degli ingegneri è impegnato a promuovere ed a rilanciare il ruolo che la nostra categoria professionale può e deve svolgere per il progresso economico del territorio, proponendo un approccio diverso e più innovativo, nella programmazione e nella pianificazione della Infrastrutturazione strategica della città».

«A tale riguardo – prosegue Trovato – non sfugge a nessuno il ruolo strategico che l’Autorità portuale di Messina, ente che gestisce oltre alle infrastrutture portuali del capoluogo anche quelle di Milazzo, può svolgere per il rilancio produttivo e lo sviluppo economico dell’intera Provincia peloritana, che ha nella collocazione litoranea e nella estensione della costa, una formidabile opportunità da valorizzare e da sfruttare con capacità e lungimiranza. Pertanto nell’imminenza del rinnovo del vertice del soggetto istituzionale preposto a gestire questa grande potenzialità, il consiglio dell’Ordine degli ingegneri ha ritenuto di dover dare un segnale preciso alle competenti Autorità locali, regionali e nazionali, rappresentando in modo chiaro e determinato che la scelta che sono chiamati ad operare non può essere condizionata da logiche spartitorie estranee agli interessi del territorio e della sua comunità, così come è avvenuto in un recente passato».

Da qui l’indicazione di quello che, oggi, è il massimo esponente dell’Ordine, il presidente Trovato: «Ciò non certo per assecondare ambizioni personali o aspirazioni individualistiche, bensì per testimoniare e riconfermare, l’impegno della nostra categoria per il bene ed il progresso della città, nella consapevolezza che la comunità messinese è in grado di esprimere competenze e professionalità capaci di ricoprire con autorevolezza e qualificazione l’incarico in questione. Solo scelte basate su criteri strettamente meritocratici che abbiano la loro esclusiva motivazione nella conoscenza delle peculiarità del territorio e nella preparazione tecnica specialistica, possono assicurare alla Autorità portuale di Messina una presidenza autorevole, tanto più necessaria in considerazione del momento economicamente sfavorevole che la città sta attraversando e dei gravosi impegni gestionali che l’ente dovrà affrontare nei prossimi anni».