Società

“Così ho fatto arrestare due ladri, dobbiamo avere fiducia nelle forze dell’ordine”

MESSINA – Una lettera indirizzata al Questore di Messina, Gabriella Ioppolo, scritta da “un comune cittadino che ha avuto modo di apprezzare la preparazione, la professionalità e la tempestività di intervento delle forze dell’ordine deputate alla sicurezza del nostro territorio”.
In particolare, il cittadino messinese ha voluto rivolgere un “encomio all’operatore della centrale operativa del 113, sovrintendente Antonino Cardullo, in servizio l’8 giugno scorso, grazie al quale si è reso possibile l’arresto di due malviventi che, in pieno giorno e in zona trafficata, hanno tentato di portare a compimento il furto di uno scooter”.

Il racconto del cittadino

Il cittadino ricorda quanto accaduto: “Mentre percorrevo la via Lanterna in località Torre Faro, notavo un soggetto salire a bordo di uno scooter Sh 125 e un altro a bordo di uno Sh 300, privo di targa, che lo spingeva da dietro con un piede; la circostanza mi era parsa da subito sospetta (anche per l’assenza di targa sullo scooter Sh 300), anche se poteva residuare il dubbio che il primo fosse rimasto senza benzina. Tuttavia, il dubbio è svanito, allorquando i due superavano la stazione Agip a qualche km di distanza, senza fermarsi”. Il cittadino decide dunque di affiancarli e chiedere spiegazioni, ma i due abbandonano lo scooter rubato e si danno alla fuga a bordo dell’Sh 300. “Al quel punto – racconta il cittadino nella lettera al Questore – ho deciso di di inseguirli per non perderne le tracce ed al contempo, essendo munito di auricolare, ho contattato il 113 descrivendo all’operatore quanto stava accadendo, senza mai perdere il contatto con i malviventi”.

Il pedinamento e l’arresto

La fuga a bordo dello scooter si concludeva all’altezza del distributore Agip di Sant’Agata. Qui i due si dirigevano a piedi verso la spiaggia, iniziavano a disfarsi degli indumenti e tentavano di confondersi con i bagnanti. “Sempre mantenendo il contatto telefonico con il sovrintendente Cardullo, il quale nel frattempo aveva allertato la pattuglia, dando precise indicazioni sul luogo ove intervenire – continua il cittadino – seguivo a debita distanza i due soggetti, senza perderli di vista e cercando di non farmi notare, fino all’arrivo degli agenti di polizia. Sempre grazie all’operatore di centrale che fungeva da tramite tra me e gli agenti, siamo riusciti a coordinarci e ad accerchiare i due ladri, l’uno veniva da me avvicinato, bloccato e quindi ammanettato dall’agente di polizia, mentre il collega intimava la resa all’altro malvivente che si trovava in acqua come fosse un comune bagnante e che, a quel punto, si arrendeva consegnandosi all’autorità di Polizia”.

I ringraziamenti alle forze dell’ordine

Il cittadino ha voluto ringraziare le forze dell’ordine coinvolte nella vicenda “per la prontezza di intervento, avendo dato dimostrazione della efficienza e della presenza sul territorio” e, in particolare, ha voluto rivolgere un encomio “all’Ispettore Capo Lucia Centorrino e, ancora una volta, al sovrintendente Antonio Cardullo, nonché all’operatore Giovanni Puglisi e, ovviamente, ai due agenti di polizia che hanno proceduto all’arresto dei malviventi, l’agente scelto Giovanni Andronaco e Gianluca Raneri”.

“Non giriamo lo sguardo altrove”

“Quanto accaduto – conclude il protagonista della vicenda – è esempio concreto di quanto sia importante e possa essere efficace la cooperazione tra cittadini e autorità di pubblica sicurezza per contrastare atti delinquenziali, che siano essi isolati o riconducibili ad ambienti criminali organizzati e finanche di tipo mafioso. Esorto quindi i miei concittadini, che forse talvolta di fronte a certi atteggiamenti criminali ben percepibili, fanno finta di non vedere o voltano altrove lo sguardo, a denunciare o anche solo a segnalare episodi criminali, affidandosi alla nostre forze di polizia per rendere più vivibile e sicuro il nostro contesto sociale”.