Da Rometta al Comune in auto: i dubbi di Carreri sui rimborsi spese della collega Fenech

I rimborsi per le spese di viaggio della consigliera di Cambiamo Messina dal Basso, Lucy Fenech, finiscono nel mirino del collega Nino Carreri (nella foto in basso), che accende i riflettori sui costi della politica all’interno di Palazzo Zanca. In una interrogazione indirizzata al sindaco, Renato Accorinti, ma pronta a finire anche sul tavolo della Corte dei Conti, il consigliere comunale dei Dr si chiede se la procedura seguita per l’erogazione delle somme a titolo di rimborso per gli spostamenti con la propria autovettura da Rometta a Messina e viceversa per raggiungere il Comune (VEDI QUI) sia conforme a quanto previsto dai Regolamenti comunali. Il consigliere Carreri ricorda, infatti, che «sono ammessi i rimborsi delle spese per i viaggi compiuti con mezzi pubblici di linea ed ECCEZIONALMENTE con mezzi noleggiati e con AUTOVETTURE PROPRIE, purché regolarmente documentate».

I regolamenti comunali allargano le maglie, consentendo l’uso del mezzo proprio, solo «quando l’orario dei servizi pubblici di linea non sia conciliabile con l’espletamento delle incombenze connesse al mandato o alla missione, o manchino i servizi di linea, ovvero l’uso del mezzo proprio di trasporto appare economicamente più conveniente». L’esponente dei Dr cita anche la norma in virtù della quale «l’uso dei mezzi noleggiati e del mezzo di trasporto del consigliere per partecipare alle riunioni assembleari o per svolgere le funzioni connesse alla carica o delegate, deve in ogni caso, essere esplicitamente autorizzato dal Presidente del Consiglio».

Dall’ agosto 2013, l’accorintiana Fenech ha presentato la documentazione per ottenere sia il rimborso del pedaggio autostradale (che paga attraverso il telepass family) che quello della benzina.

Carreri solleva dubbi sulla legittimità delle somme erogate ed interroga il sindaco per sapere: «se i rimborsi concessi ai consiglieri comunali siano ad oggi conformi al regolamento sopracitato; se, ed eventualmente chi, ha esplicitamente autorizzato i consiglieri comunali destinatari dei rimborsi ad effettuare viaggi da fuori comune per lo svolgimento delle funzioni connesse alla carica; se, ed eventualmente chi, ha riscontrato il carattere di eccezionalità, la inconciliabilità con l’uso di mezzi pubblici o la convenienza dell’uso del mezzo proprio per l’espletamento delle incombenze connesse al mandato».

Chiede, inoltre, al primo cittadino «se non intenda dare mandato agli uffici preposti per l’immediata sospensione di qualsiasi rimborso delle spese sostenute dai consiglieri per i viaggi da fuori comune, al fine di procedere al loro ricalcolo in funzione del citato carattere di eccezionalità, della prevista inconciliabilità con l’uso di mezzi pubblici o della evidente convenienza dell’uso del mezzo proprio da parte dei fruitori; se non intenda procedere alla verifica della legittimità delle determinazioni dirigenziali che hanno autorizzato tali spese negli anni precedenti ed all’eventuale recupero di somme indebitamente erogate».

Carreri sottolinea che il «preminente scopo» deve essere quello di «scongiurare eventuali danni economici per il Comune».

L’altro obiettivo del consigliere Dr è quello di portare alla luce comportamenti che risultano contraddittori con ciò che si dice, tipici di chi predica bene e razzola male. Carreri spiega nell’interrogazione che qualche collega ha voluto cavalcare «la crescente onda demagogica dell’antipolitica che sta attraversando l’intero paese», presentando una « proposta di delibera che, per stessa ammissione della presentatrice, era stata concepita come un atto di moralizzazione del civico consesso ("questa delibera vuole semplicemente essere, così come dice un mio amico sacerdote, sul piano del non rubare”)». L’esponente dei Dr non fa nome e cognome, ma il riferimento alla collega d’aula Fenech ed alla sua delibera sui gettoni di presenza è sin troppo evidente. Se ieri era la fedelissima di Accorinti a salire sul pulpito e a giudicare i comportamenti dei colleghi, oggi è lei a finire sulla graticola per le richieste di rimborsi spese, che prima Carreri considerava solo inopportune – vista la breve distanza tra Rometta e Messina e visto che anche altri colleghi viaggiano a proprie spese da comuni più lontani – ma che oggi potrebbero addirittura rivelarsi illegittime.

Nell’interrogazione, il consigliere Dr non si lascia scappare l’occasione di lanciare qualche frecciatina anche al sindaco Accorinti, che «dal giorno dopo la sua elezione e sino ad oggi, ha continuato ad annunciare l’intenzione di decurtarsi gran parte degli emolumenti» ma che non è ancora passato dalle parole ai fatti .

Danila La Torre