Occupazione suolo pubblico in area “Cairoli”. Per Cucinotta è “illegittima e discriminante”

La delibera è la numero 85 dello scorso 13 febbraio. Prevede la concessione gratuita del suolo pubblico, all’interno dell’isola pedonale, per gli elementi di arredo non riconducibili a finalità commerciali, e la riduzione del 90 % per gli elementi di arredo e gli espositori a finalità commerciale (vedi correlato 1).

L’obiettivo era quello di incentivare le iniziative, commerciali e non, all’interno dell’area pedonale. Anche questo, però, non è andato giù al consigliere comunale Nicola Cucinotta, già primo proponente dell’atto di indirizzo consiliare di modifica dell’isola pedonale (vedi correlati 2 e 3). “Ancora una volta – scrive – l’amministrazione comunale ha agito senza alcun confronto preventivo con il Consiglio Comunale, nonostante la modifica di qualsivoglia Regolamento sia materia esclusiva del civico consesso”.

La delibera, secondo il consigliere, “è palesemente discriminante e illegittima” perché “favorisce solo gli operatori economici all’interno dell’isola pedonale nonostante le contestazioni di gran parte dei cittadini, dei commercianti, dei residenti e di quasi tutti i consiglieri comunali”. Praticamente, si farebbe distinzione tra attività di serie A (quelle all’interno dell’isola) ed altre di serie B (quelle all’esterno), mentre il provvedimento dovrebbe essere esteso a tutti gli operatori economici “per non compromettere la loro sopravvivenza”.

Cucinotta fa sapere che “pochissimi esercenti hanno aderito al provvedimento” e che alcuni titolari di attività, sia dentro sia fuori l’isola pedonale, avrebbero prospettato l’ipotesi di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria ed agli assessori regionali competenti, per la loro tutela.

L’interrogazione è rivolta al sindaco Accorinti, per chiedere di ritirare “immediatamente, in autotutela la delibera 77/2014, in palese contrasto con la normativa comunale vigente, in quanto non rispetta minimamente i principi di par condicio ed equità stabiliti nell’art. 18 comma 4 del Regolamento Cosap (Istituzione ed oggetto del canone di concessione), nei confronti della generalità degli utenti” e di formulare una nuova delibera nella quale prevedere piani speciali “per l’intera città e tutti gli operatori economici”.