Oneri concessori differenziati per zone. Premialità per opere antisismiche e bioedilizia

La delibera della discordia era la numero 219 del 7 marzo scorso, targata commissario Croce. Prevedeva un aumento degli oneri concessori per il settore edile fino al 300 %. E subito si erano levate le protesta da più parti, in primis da parte degli ordini professionali, che temevano un ulteriore colpo al mercato dell’edilizia.

Finita l’era Croce ed insediatasi la giunta Accorinti, alcuni consiglieri comunali avevano rivolto alla nuova amministrazione la richiesta di provvedere alla riduzione dei costi. La decisione era nell’aria da giorni, ma è stata resa ufficiale con una delibera adottata ieri dalla giunta municipale, che ha approvato l'aggiornamento del costo di costruzione e degli oneri concessori, per gli insediamenti residenziali, artigianali, industriali e commerciali per l'anno 2014.

Secondo la relazione tecnica sono stati individuati nuovi criteri di valutazione, ritenendo di ridurre l'aliquota stabilita ed applicare aliquote differenziate per cinque zone del territorio comunale, così ripartite: zona centro, 65 per cento; zona di frangia, 55; riviera nord, 60; riviera sud, 50; zona dei villaggi e colline, 45; per le zone omogenee "C" l'aliquota da applicare è pari al 60 per cento.

Introdotto l'istituto della premialità, prevedendo la possibilità di ridurre gli oneri concessori al fine di promuovere il risparmio energetico attraverso l'utilizzo di tecniche costruttive, anche di bioedilizia, che determinino una specifica classe energetica (minimo classe A) e/o la riduzione del rischio sismico attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie antisismiche (adozione di sistemi di isolamento e/o dissipazione) o di strutture progettate in classe di duttilità alta. In tali casi in ognuna delle cinque zone individuate la riduzione sarà in ragione del 25 per cento sull'aliquota applicata.