123 alunni positivi al Covid nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie di tutta Messina e provincia. E’ questo l’ultimo dato che arriva dal terzo report aggiornato al 23 dicembre dell’Ufficio scolastico regionale. Le scuole esaminate questa volta sono state 66 e corrispondono al 97% degli istituti presenti sull’intero territorio che comprende la città di Messina e tutti i comuni della provincia. Su un totale di 50.590 bambini, il dato che esce fuori fotografa un leggero aumento dei casi rispetto ad una settimana fa. Lo scorso 16 dicembre i bambini positivi erano 113, oggi sono invece dieci in più. In netto calo comunque rispetto all’inizio del mese di dicembre, quando nelle scuole di Messina e provincia i positivi erano 181.
Vediamo nel dettaglio la distribuzione dei contagi. Nella scuola dell’infanzia, su 10.987 bambini, i positivi nell’ultima settimana sono saliti da 7 a 14, con un’incidenza dello 0,13% sul totale. Nella scuola primaria, cioè le elementari, su 23.554 alunni, i positivi sono passati dai precedenti 52 a 70. Che corrispondono allo 0,30% del totale. Alle medie invece, o scuole di I grado, su una popolazione studentesca di 16.049 alunni, si contano 39 positivi. In questo caso c’è stato un calo dai precedenti 54. Cioè lo 0,24%. Se dunque si guarda al numero complessivo, salta fuori che su 50.590 studenti di tutte queste scuole, il totale degli attuali positivi al Covid è di 123 bambini, cioè lo 0,24% dell’intera popolazione studentesca. Il 2 dicembre invece era lo 0,37%.
Il tutto si traduce in un rapporto medio alunni positivi/classi di 1,27. Significa che per ogni classe che ha registrato almeno un caso positivo, la media dice che il contagio si ferma ad un bambino per ogni classe.
Un dato che l’Ufficio Scolastico Regionale non mette in relazione al numero di tamponi effettuati, ma che si basa solo sulle comunicazioni di ogni singola scuola che ha risposto al monitoraggio. E bisogna tenere comunque presente che questa rilevazione si è basata sul 97% delle scuole, rispetto al 99% degli istituti che invece avevano comunicato i dati la scorsa settimana.