Coronavirus

Covid: ecco le date su coprifuoco, matrimoni, bar ed eventi

Mentre la Sicilia da ieri è in zona gialla vediamo quali sono adesso le tappe della ripartenza in Italia, collegate alla riduzione dei contagi ed alla campagna vaccinale in corso. Nel frattempo cambiano anche i parametri per far scattare i colori delle Regione, che si baseranno sui dati dei reparti di terapia intensiva. Ecco cosa cambia da domani, 19 maggio, entrata in vigore del decreto.

Dal 19 coprifuoco alle 23

Coprifuoco a tappe: da domani il coprifuoco scatta alle 23, ovvero si potrà circolare liberamente dalle 5 del mattino fino alle 23. Dopo questo orario sarà consentito uscire dalla propria abitazione soltanto per comprovate esigenze ovvero motivi di lavoro, salute e urgenza. Bisognerà avere l’autocertificazione e indicare il luogo di partenza, quello di arrivo e anche la ragione dello spostamento.

  • Dal 7 giugno il coprifuoco scatterà alla mezzanotte, quindi si potrà circolare liberamente dalle 5 del mattino fino alle 24. Oltre le 24 sarà consentito uscire dalla propria abitazione soltanto per comprovate esigenze.
  • Dal 21 giugno sarà cancellato il coprifuoco e si potrà circolare liberamente a qualsiasi ora senza motivare il perché.

Le regioni che entrano in fascia bianca (dal 1 giugno saranno già tre Friuili Venezia Giulia, Molise e Sardegna e dal 7 giugno altre 3) non avranno alcun limite di orario per gli spostamenti.

Spostamenti tra Regioni

Ci si può muovere liberamente tra regioni in fascia gialla e bianca, ma per spostarsi tra Regioni in zona rossa o arancione per turismo servirà il green pass. Se ci si sposta tra Regioni rosse e arancione per motivi di lavoro, salute o necessità basta l’autocertificazione.

Cosa è il green pass

Il green pass è un’attestazione di essere stati vaccinati, oppure di aver avuto il covid ed essere guariti o ancora di avere un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti. La certificazione vaccinale ha validità sei mesi (ma è allo studio l’ipotesi di allungarla). L certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione e contestualmente alla stessa, al termine del prescritto ciclo, reca indicazione del numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’interessato.
Per i guariti «la certificazione verde è rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. Per quanto riguarda il tampone può essere antigenico, molecolare o salivare e vale 48 ore dall’esecuzione del test ed è prodotta dalla struttura che lo ha effettuato.

Matrimoni dal 15 giugno

Dal 15 giugno sarà possibile organizzare feste e banchetti «conseguenti alle cerimonie civili o religiose». Via libera ai ricevimenti per matrimoni, comunioni e cresime, ma con green pass ed una serie di regole, compresa la, compresa la mascherina al chiuso quando non è garantito il distanziamento.

Ecco il “covid manager”

Gli organizzatori dovranno individuare un Covid manager «per verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura, evitando assembramenti e verificando che le mascherine siano sempre indossate quando previsto. Dovrà mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni nel caso si dovessero verificare delle positività, in modo da favorire il tracciamento».

Buffet e ballo

Sì al buffet ma con somministrazione da parte del personale incaricato.
Self service possibile ma solo con prodotti in monodose. La distanza tra i tavoli deve essere di almeno 2 metri. I gruppi musicali dovranno distanziarsi dagli invitati almeno 3 metri, qualora non provvisti di barriere anti-droplet in prossimità del microfono. Si potrà ballare «ma solo all’esterno e dovrà essere garantita una superficie pro capite pari a 1,2 metri quadri». Gli eventi con ballo in spazi interni «potranno essere organizzati solo in zona bianca. In tal caso dovrà essere garantita all’interno una superficie pro capite pari a 2 metri quadri, potenziando il ricambio d’aria dei locali».

Teatri, cinema, musei

Ricordiamo che in zona gialla sono già riaperti CINEMA, TEATRI, MUSEI, con le regole relative alla capienza (massimo 50%). Limite consentito per spettacoli all’aperto: mille spettatori (500 al chiuso). Discoteche e sale da ballo al momento restano chiuse in attesa di una decisione definitiva.

Piscine e palestre

La piscine all’aperto sono tornate in attività dal 16 maggio, quelle coperte riapriranno solo l’1 luglio. Il 24 maggio via libera alle palestre (anticipata di una settimana) rispetto alle decisioni iniziali.

Dal 1 giugno gli stadi

Torna il pubblico negli stadi e in tutte le competizioni sportive, di interesse nazionale e non (con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso). E il 22 maggio riaprono gli impianti da sci, che erano stati al centro della prima bufera politica del governo Draghi.

Dal 1 giugno caffè al bancone

Dal 1° giugno si potrà prendere il caffé al bancone del bar e cenare al ristorante anche al coperto.  Dal 1° giugno sarà possibile andare nei bar e nei ristoranti anche al chiuso seguendo però i protocolli già approvati. Fino a quella data è consentito si potrà stare al bar e al ristorante soltanto in quelli all’aperto e soltanto seduti al tavolo. E nei bar dal 1° giugno sarà consentita la consumazione al bancone. Al tavolo si potrà stare massimo in 4 persone a meno che non si tratti di un nucleo familiare. La distanza tra i tavoli dovrà essere di almeno 1 metro. Questa distanza può essere ridotta solo con barriere fisiche di separazione. I clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo. Si deve «favorire la consultazione online del menu, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere». Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, «si deve consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei locali, assicurando il distanziamento di 1 metro».

Regole per le palestre

Palestre: abiti in contenitori sigillati Il governo ha deciso di anticipare al 24 maggio la riapertura delle palestre. Il protocollo prevede che «sia assicurata la distanza interpersonale di almeno due metri e che i locali siano dotati di adeguati sistemi di ricambio dell’aria senza ricircolo». Bisogna predisporre percorsi diversi per l’entrata e per l’uscita. Il personale deve sempre indossare la mascherina. I clienti devono indossarla quando non sono impegnati negli allenamenti. Si deve evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma bisogna riporli in zaini e borse personali. Possibilmente si dovrà arrivare già vestiti in maniera idonea all’attività o in modo tale da utilizzare gli spazi comuni solo per cambi di indumenti minimi o che richiedano tempi ridotti, riponendo il tutto in appositi contenitori sigillati. Il gestore «potrà disporre il divieto di accesso alle docce, invitando utenti e atleti a cambiare il costume bagnato o l’abbigliamento per l’allenamento, ad asciugare velocemente i capelli e a completare la vestizione nel più breve tempo possibile».

Dal 1 luglio piscine al chiuso

Dal 1° luglio possono riaprire le piscine al chiuso, i centri termali e i centri benessere. In vasca si dovrà garantire un distanziamento di 7 metri quadri. Negli spogliatoi e nelle docce «si dovrà prevedere l’accesso contingentato, evitare l’uso comune di asciugacapelli che al bisogno dovranno essere portati da casa». Negli spogliatoi «si dovrà garantire il distanziamento di almeno 1 metro e l’obbligo di indossare la mascherina». Gli spazi comuni dovranno essere «sottoposti a sanificazione e procedure di pulizia costanti».

  • Dal 16 giugno via libera alle attività fieristiche
  • Dal 1 luglio ok a convegni e congressi

Le regole per andare allo stadio

Dal 1° giugno si torna allo stadio. Il 1° luglio riaprono i palazzetti e le strutture sportive al chiuso, con limiti relativi alla capienza e agli accessi. Obbligatorio indossare la mascherina e l’acquisto dei biglietti dovrà avvenire con modalità online. La «presenza di pubblico è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive per una capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso.

Dal 1 luglio sale giochi

Riparte DAL 1 LUGLIO l’attività delle sale giochi, delle sale scommesse, delle sale bingo e dei casinò. All’ingresso dei locali deve essere misurata la temperatura. «La dislocazione delle apparecchiature deve essere predisposta al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti». Il gestore «è tenuto a calcolare e a gestire le entrate dei clienti in tutte le aree (comprese le aree distributori di bevande e/o snack, aree fumatori, ecc.) per evitare assembramenti». Il personale e i clienti «devono utilizzare la mascherina e procedere ad una frequente igienizzazione delle mani». Le apparecchiature devono essere sanificate ogni volta che vengono utilizzate. Non possono essere usati i giochi a uso collettivo in cui non sia possibile il distanziamento».

I centri commerciali

I negozi dei centri commerciali possono riaprire dal 22 maggio anche nei week end, nei giorni festivi e prefestivi. All’ingresso dovrà essere rilevata la temperatura corporea. Si devono «prevedere regole di accesso in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti». Clienti e personale devono utilizzare i dispenser per l’igienizzazione delle mani. Obbligo di mascherina per tutti. La postazione dedicata alla cassa «può essere dotata di barriere fisiche.

I nuovi parametri

I parametri scendono da 21 a 12, l’incidenza dei contagi sostituirà l’Rt, mentre saranno determinanti il tasso di ospedalizzazione e quello di saturazione delle terapie intensive. Scatta la zona  rossa con oltre il 40% dell’occupazione dei posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva; si resta in giallo se l’occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l’area medica sotto il 30%.

Parchi tematici dal 15 giugno

Dal 15 giugno riaprono i parchi tematici e di divertimento. Si dovrà garantire «un sistema di prenotazione, pagamento ticket e compilazione di modulistica preferibilmente on line. Bisogna prevedere percorsi obbligati di accesso e uscita dalle aree delle attrazioni e modificare i tornelli oppure sbarre di ingresso e di uscita per permetterne l’apertura senza l’uso delle mani. Si deve inoltre «garantire l’occupazione di eventuali posti a sedere delle attrazioni in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro».