Coronavirus

Covid Messina. De Luca: “Chiudiamo tutto. Più della zona rossa”

De Luca apre la diretta facebook delle 19. 30 con riferimento alla seduta consiliare saltata oggi pomeriggio. “Ci siamo confrontati con alcuni consiglieri comunali nel corso di una riunione visto che la seduta consiliare non si è tenuta per la mancanza del numero legale. Nel corso di un’ora di confronto con i 10 consiglieri rimasti c’è stato modo di limare la bozza originaria dell’ordinanza.

Un bollettino di guerra

De Luca ha poi elencato il numero dei morti per covid da marzo 2020 ad oggi (a marzo sono stati 16), che ha visto a dicembre 69 deceduti e fino al 16 gennaio 70 vittime del virus solo nel Comune capoluogo. “Un bollettino di guerra sufficiente per prendere decisioni oneste. Rischiamo a fine gennaio di avere più di 100 morti. Per non parlare dei contagi e dei posti letto negli ospedali. In terapia intensiva la disponibilità va dal 20% al 10% quindi c’è sofferenza, i posti si liberano purtroppo anche per via dei decessi”.

La Sicilia è zona rossa insieme alla Lombardia e la provincia autonoma di Bolzano con sistemi sanitari diversi. Il sindaco ha poi spiegato che la zona rossa così come disposta dal governo nazionale e ripresa dal governo regionale a suo giudizio non è adatta al momento che la città sta attraversando. Il sindaco quindi annuncia la decisione di fermare tutto.

“Non posso consentire che la città non mi segua in quello che io ho deciso- continua De Luca- Ho posto sulla scrivania le dimissioni. Se le cose non rientreranno vuol dire che non sono all’altezza di stare qui. E le dimissioni tra 19 giorni saranno operative. Non sono attaccato alla poltrona”.

L’ordinanza sarà in vigore da lunedì 18 gennaio al 28 gennaio, quindi 10 giorni tranne alcune eccezioni. Misure sulla mobilità sono quelle generali ovvero i divieti di movimento all’interno del comune di Messina se non per comprovati motivi di salute, lavoro, necessità ed urgenza nonchè per rientrare al domicilio, per i volontari e per l’ingresso di prodotti alimentari, sanitari. Resta consentito il transito anche verso altri comuni per la cura degli animali o dei terreni. Chiaramente sono consentiti gli spostamenti per ragioni di necessità (ad esempio accudire i genitori anziani).

A Messina si potrà passeggiare per attività motorie dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 20.

Chi chiude chi apre

Per quanto riguarda le chiusure restano aperti solo supermercati, generi alimentari, farmacie, tabaccai, edicole, benzinai (dalle 8 alle 20). Restano aperti: i generi alimentari e ipermercati, surgelati, parafarmacie, vendita alimenti per animali, rifornimento carburanti. TUTTE LE ALTRE ATTIVITA’ DELL’ALLEGATO 23 RESTANO CHIUSE fino al 28 di gennaio e possono esercitare vendita SOLO A DOMICILIO.

Ristorazione: no asporto

Ristorazione. Chiudono tutti gli esercizi del settore ristorazione (bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie etc) tranne il catering. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio dalle 8 alle 24 nel rispetto delle misure restrittivi. Disposto il divieto di asporto.

Scuole chiuse in ogni ordine e grado fino al 28 mentre saranno in corso gli screening a tappeto. Ville e spazi verdi chiusi.

Parrucchieri, barbieri chiusi da MERCOLEDI’ 20 per consentire di smaltire le prenotazioni. Chiuse dal 20 le altre attività dell’ALLEGATO 24 ma lavanderie e tintorie possono svolgere servizio a domicilio.

Elettrauti e meccanici possono operare solo per il pronto intervento. Ottici, tolettature per animali, erboristerie, possono effettuare servizi SOLO SU PRENOTAZIONE.

Domani in diretta facebook ci saranno le Faq del sindaco sui dubbi in vista dell’entrata in vigore dell’ordinanza il 18 gennaio.