Coronavirus

Covid Messina. Tracciamento contatti, negli ultimi 7 giorni evitati due focolai

60 psicologi e psicoterapeuti dell’Ufficio emergenza Covid Messina impegnati per tracciare i contatti di persone contagiate da coronavirus, per prevenire il diffondersi e la formazione di focolai, ma anche per alleviare la sofferenza dei positivi e favorire una comunicazione in grado di gestire il livello di ansia e di paura dovute all’infezione.

370 contatti al giorno

Attualmente, la media raggiunta è di 370 contatti al giorno, con la compilazione di altrettante “schede contatto”, per un totale di 2220 a settimana.

Negli ultimi 7 giorni, ad esempio, il tempestivo intervento operativo è riuscito a scongiurare il pericolo di due grossi potenziali focolai in un importante supermercato cittadino e al terminal di arrivo degli aliscafi.

Tracciamento contatti

Ogni psicologo o psicoterapeuta, come da protocollo specifico dell’Oms, una volta riscontrata la conferma di positività della persona al contagio da Covid, attraverso una apposita scheda di inchiesta pone domande al fine di ricostruire tutti i suoi spostamenti e le sue attività nel periodo in cui era già infetto (includendo il periodo di incubazione dei 14 giorni). Si cerca quindi di tracciare tutte le persone tra familiari, amici, colleghi di lavoro, operatori sanitari, con cui si è avuto un contatto diretto senza l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza o non si è rispettata la distanza minima per un tempo prolungato. Al termine dell’attività di indagine, si procede a stilare una lista con i nominativi che vengono contattati ed informati dell’avvenuta interazione con una persona positiva al Covid. Inoltre, per arginare il proprio rischio di contagio e quello di chi li circonda, vengono comunicate le misure da adottare. Conclusa la telefonata di intervista, la scheda si invia tramite email al paziente e, per conoscenza, al suo medico di medicina generale e al distretto sanitario di appartenenza, quale ricevuta informativa del colloquio effettuato.

Supporto psicologico

Alla prima telefonata di intervista fa seguito, a distanza di qualche giorno, una seconda telefonata mirata all’ascolto dei bisogni e al supporto psicologico per gestire la fase di isolamento e, ove necessario, iniziare un percorso di presa in carico del soggetto per prevenire l’insorgenza di psicopatologie. Questo procedimento, grazie alla costituzione di un gruppo di coordinamento – costituito dalla dott.ssa Edda Paino, medico esperto di Prevenzione ed Epidemiologia, e dalla dott.ssa Marinella Ruggeri, medico esperto nel campo delle Neuroscienze e della psiche – si propone l’obiettivo di passare dal caso positivo inteso come dato numerico, alla presa in carico della persona, restituendole il suo valore e la sua dignità.