Coronavirus

Covid zona rossa. Il cartello: “Condoglianze alle attività commerciali di Messina”

L’ordinanza del sindaco firmata ieri a tarda sera, con la quale si aggiungono ulteriori misure restrittive rispetto al provvedimento di Musumeci per la zona rossa, l’accavallarsi anche nel tempo di Dpcm e atti sia a livello regionale che comunale, hanno causato una situazione di confusione che sconcerta cittadini ed esercenti.

Sfiancati dalla crisi

A meno di un anno dall’inizio della pandemia la situazione si fa drammatica per migliaia di titolari di attività ormai sfiancati dalla crisi. I ristori, i bonus a vario titolo erogati da Roma in giù, peraltro non controbilanciati da cancellazione delle imposte (ma solo con la sospensione ed il rinvio di alcune) e per di più collegati a parametri che non hanno raggiunto tutti quelli che ne hanno necessità, non bastano. Sono pannicelli caldi, arrivano in misura ridotta rispetto alle voragini che si sono create e per di più arrivano in ritardo rispetto all’urgenza.

Il rischio di non riaprire

Ecco perché l’ultima ordinanza di De Luca non è stata presa bene dai commercianti e dai piccoli imprenditori, dai piccoli esercenti, costretti ad abbassare le saracinesche per 20 giorni (in pieno periodo di saldi) e dopo un periodo festivo caratterizzato da tanti giorni rossi. Per moltissime attività il rischio è quello di non riaprire più. Il sindaco ha garantito entro fine mese il pagamento del bonus di 3 mila euro alle PMI che hanno presentato istanza (poco meno di 3 mila) ed ha annunciato un nuovo bonus da attivare a febbraio. Nel contempo saranno disposte esenzioni per occupazione suolo, Tari e Amam. Ovviamente resta prorogata la Family card per le famiglie più fragili.

“Condoglianze ai negozi”

Una situazione drammatica che sta gettando nello sconforto gli esercenti. Non a caso è apparso il cartello di lutto in una delle vetrine di un negozio del centro. “Condoglianze alle attività commerciali di Messina”. Poche parole per sintetizzare una situazione ormai prossima a diventare tragedia.