cronaca

Crack Centonove, processo da rifare per 2

MESSINA – È da rifare la sentenza d’appello per Francesco Pinnizzotto e Andrea Ceccio, condannati in una delle tranche processuali legate al fallimento del gruppo editoriale con al centro lo storico settimanale d’inchiesta Centonove. La Corte di Cassazione ha infatti annullato il verdetto di secondo grado che decretava la colpevolezza dei due, chiamati in causa per la gestione della cooperativa editoriale Kimon.

La decisione della Cassazione

Accogliendo i ricorsi dei difensori, gli avvocati Luigi Giacobbe, Antonello Scordo e Alberto Gullino, la Suprema Corte ha azzerato la sentenza d’appello, rimandando ai giudici il fascicolo. I legali avevano fatto leva sull’erronea valutazione da parte di inquirenti e giudici delle partite di bilancio legate agli anni 2013-2016, è probabile quindi che il nuovo processo d’appello verterà proprio su questo aspetto. Ad occuparsene sarà ancora una vola la Corte d’Appello di Messina ma in diversa composizione.

La sentenza di primo grado

Il verdetto, poi confermato in appello, risale a maggio 2018: 2 anni e 4 mesi a Pinizzotto, 2 anni a Ceccio (pena sospesa per entrambi). La sentenza è del giudice per l’udienza preliminare Monia De Francesco, che ha deciso alla fine del processo col rito abbreviato.