Messina, sequestro Italgeo: tutti i dettagli

Sono due gli imprenditori andati ai domiciliari dopo l'inchiesta del Pm Antonio Carchietti sul fallimento della Italgeo, l'impresa che ha concorso ai lavori al Porto di Messina. Insieme ad Aurelio Micale, titolare di una società collegata, ai domiciliari anche il patron della ditta madre, Giuseppe Barbera. Ha l'interdizione temporanea dall'attività imprenditoriale per un anno Antonio Scattareggia, titolare della omonima impresa di Santa Margherita, in zona sud. Obblighi per l'ingegnere Claudio Barbera e ALessandro Giammanco.

L'indagine nasce dal fallimento dell'impresa che opera nel settore dei sondaggi e trivellazioni, dichiarato con sentenza del Tribunale di Messina nel febbraio 2015. Secondo il curatore e i giudici alcune operazioni contabili, tra le quali delle transazioni risalenti a diversi anni addietro, non erano del tutto lineari.

In particolare la cessione di alcuni rami d'azienda ad altre società. Attraverso queste società la stessa proprietà della Italgeo ha continuato di fatto ad operare in importanti commesse pubbliche, mantenendo i cantieri. Ma soprattutto, è la tesi della Procura, così facendo è stata "svuotata" l'impresa madre, sottraendo il patrimonio ai creditori. Sequestati conti correnti e beni a 4 società.

Le contestazioni di falso contabile e bancarotta fraudolenta sono cristalizzate nel provvedimento di circa 150 pagine siglato dal Gip Salvatore Mastroeni. Agli interessati toccherà adesso difendersi fornendo la loro versione dei fatti.

Alessandra Serio