Nota Corte dei conti, i revisori: «Più che una fotografia, sembra l’ultimo fotogramma di un film»

«La relazione della Corte dei conti è solo una fotografia, probabilmente corretta, sebbene anche una foto può essere interpretata. Una fotografia , non il film al quale noi dobbiamo essere assolutamente agganciati per comprendere il processo. E’una fotografia ingiallita del consuntivo 2014, cioè di due anni fa. Oggi i fondamentali economico-contabili sono molto cambiati». Con queste parole sabato mattina, in conferenza stampa, il segretario/direttore generale Antonio Le Donne spiegava, e di fatto sminuiva, i rilievi mossi dalla Sezione di controllo della Corte dei conti (vedi qui) , dinanzi alla quale l’amministrazione dovrà presentarsi il 13 aprile per illustrare la propria linea difensiva (vedi qui).

Alle dichiarazioni del super manager – il cui ruolo riconosciutogli dal sindaco travalica quello squisitamente tecnico che competerebbe tanto ad un segretario generale quanto ad un direttore generale – oggi hanno indirettamente risposto i revisori dei conti di Palazzo Zanca , ospiti in commissione bilancio: «Più che una fotografia, la relazione della Corte dei conti sembra l’ultimo fotogramma di un film»– ha detto il presidente del Collegio dei revisori Dario Zaccone , riprendendo la stessa metafora “cinematografica” utilizzata da Le Donne .

L’interpretazione della relazione firmata dal magistrato contabile Gioacchino Alessandro ruota essenzialmente intorno a due parole: «crisi irreversibile». Per molti, compresi i revisori dei conti, quello espresso dai magistrati contabili è un giudizio definitivo , per Accorinti e la sua giunta, invece, solo un errore di valutazione.

A proposito della fotografia della Corte dei conti sul consuntivo 2014, la capogruppo del Pd Antonella Russo ha evidenziato nel suo intervento che rispetto alla foto scattata sul consuntivo 2013, la situazione è pure peggiorata: «se nel 2013, i debiti fuori bilancio ammontavano a 105 milioni di euro, la Sezione di controllo ci dice che nel 2014 sono saliti a 260 milioni di euro». Il consigliere dell’Udc, Franco Mondello, ha voluto puntualizzare che «il rendiconto 2014 è interamente frutto della gestione Accorinti, che dunque ha piena responsabilità delle criticità riscontrate Corte dei conti».

Secondo il capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta, in questo momento non bisogna dare troppo peso a quanto scritto nella relazione del magistrato istruttore: «La Corte dei conti scrive sempre le stesse cose per poi tornare indietro nelle deliberazioni. La data importante sarà quella del 13 aprile, quando potranno essere fornite tutte le spiegazioni». A proposito dell’adunanza che si terrà a Palermo tra nove giorni, il capogruppo del gruppo consiliare “Felice per Messina”, Peppuccio Santalco, ha proposto di far partecipare all’incontro presso la sede della Corte dei conti anche una rappresentanza del Consiglio Comunale «per sentire quello che diranno i magistrati contabili e soprattutto per ascoltare come risponderà l’amministrazione». Trischitta e Santalco, adesso entrambi esponenti di Forza Italia, continuano a dirsi assolutamente contrari all’ipotesi dissesto e a rivendicare la coerenza del percorso intrapreso insieme a tutti quei consiglieri «responsabili» (così li ha definiti l’ex esponente di centro-sinistra) che hanno votato gli atti finanziari e il piano di requilibrio. Per il consigliere dei Dr, Nino Carreri, invece, il dissesto è dietro l’angolo: «uscire da questo baratro sembra impossibile».

La nota della Corte dei conti è stato solo uno degli argomenti trattati in commissione bilancio. I consiglieri hanno chiesto ai revisori dei conti chiarimenti circa i tempi che serviranno per il parere sul previsionale 2015, approvato giovedì notte dalla giunta Accorinti. «Speriamo di poter rispettare il termine dei 10 giorni fissato dal segretario generale, ma se ce ne serviranno 12 non ci porremo il problema, il nostro obiettivo è dare un parere quanto più corretto possibile», ha spiegato Zaccone , le cui dimissioni da presidente dovrebbero essere effettive dall’8 aprile, anche se – proprio in commissione – ha fatto sapere che resterà in carica sino a quando non sarà completato l’iter di approvazione del bilancio di previsione, «nell’interesse del Consiglio comunale e della città».

Durante i lavori della commissione presieduta da Carlo Abbate , i revisori dei conti hanno ricevuto i complimenti da parte dei consiglieri Mondello e Carreri per il lavoro minuzioso sul riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi. Sul tema residui, Mondello ha lanciato una frecciatina a dirigenti ed amministratori: «Per applicare quanto previsto dal decreto 118 del 2011 sull’armonizzazione dei bilanci, l’amministrazione ha dovuto chiamare i badanti . Le giunte precedenti votavano i bilanci che venivano costituti dai dirigenti secondo una procedura che non garantiva la quella scrematura e pulizia che oggi la legge impone».

L’argomento riaccertamento, oggi solo sfiorato, sarà approfondito nella seduta straordinaria della commissione bilancio convocata per mercoledì alle 12.30.

Danila La Torre