G7, quelle opere d’arte “sprecate” per i potenti della terra

Ritratto di ignoto” e “L'annunciata" di Antonello da Messina, "La tavola bifronte" di Leonardo da Vinci. Queste ed altre le opere artistiche spostate a Taormina in vista del summit del G7, in programma oggi e domani nella cittadina del messinese.

Opere che, a detta dell'associazione culturale SiciliAntica, che si occupa della tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale siciliano, sono state spostate solo per solleticare la curiosità dei leader mondiali e delle loro famiglie e staff, ma che di certo non potranno essere apprezzate appieno dai "potenti della terra" troppo impegnati a discutere di clima, economia, sicurezza e migrati per potersi dedicare a escursioni e visite turistiche nelle meraviglie della perla dello ionio.

Opere che dunque deliberatamente sono state spostate in una Taormina già inaccessibile per gli abitanti stessi, figurarsi per i turisti, completamente interdetti dall'accesso in città a causa delle altissime misure di sicurezza, che già da inizio settimana sono scattate in tutta l'area del taorminese, e che quindi non permetteranno a nessuno di godere delle opere d'arte presenti in città.

Uno spreco di un'opportunità dunque, secondo SiciliAntica, che dichiara: "Importanti opere d'arte siciliane, che serviranno solo a solleticare la curiosità e l’ammirazione dei “potenti”, troppo impegnati a discutere di altro, per apprezzare la bellezza rappresentata da tali dipinti. Altro sarebbe stato, invece, se questi quadri fossero stati inseriti in un percorso culturale – educativo, esposti nell’ambito di una mostra tematica, aperta all'ammirazione di tanti, cittadini e turisti".

"Per non parlare poi – continuano i membri di SiciliAntica – della discutibile istallazione realizzata in legno sulla cavea del teatro greco-romano di Taormina, un intervento invasivo che mortifica lo splendore della struttura, realizzata solo per ospitare un parterre internazionale, o del rapido restauro del maestoso palazzo dei Duchi di Santo Stefano, che attendeva da anni un intervento e che l’ha ottenuto solo adesso, ma non perché esso ritorni alla libera fruizione dei cittadini, ma solo per ospitare la centrale operativa che gestirà la sicurezza del G7".

Un giudizio fortemente critico dunque quello che proviene da questa associazione culturale, in merito ad una gestione del patrimonio artistico che tende sempre a configurarsi in modo eccellente solo in occasioni di eventi importanti, ma che lascia molto desiderare quando a doverne fruire sono i cittadini e turisti.