Alloggi popolari di Conca d’Oro, il Tribunale trasferisce la proprietà agli assegnatari

Lo dice una sentenza del Tribunale Civile di Messina: i settanta alloggi popolari di Conca d’Oro hanno dei legittimi proprietari, e sono gli altrettanti assegnatari che nel 2004 si rivolsero all’avvocato Enzo Ocera per veder riconosciuti i propri diritti. Diritti acquisiti con atti di compravendita regolarmente siglati nel ’95 ma di fatto mai rispettato dall’Iacp, che oggi si trova costretto a cedere gli immobili ma, soprattutto, di fronte alla prospettiva di pagare dei risarcimenti.

Ricostruiamo il tutto. La vicenda riguarda ottanta alloggi popolari realizzati dall’Iacp all’Annunziata, in località Conca d’Oro, e assegnati ad altrettanti aventi diritto nel lontano 1995. Le famiglie assegnatarie, successivamente, manifestavano la volontà di acquistare gli alloggi, e l’Istituto, mostrando di accettare le proposte, indicava il prezzo di vendita. Gli assegnatari pagavano, ma l’Iacp non provvedeva, dopo quasi, dieci anni a formalizzare in un atto pubblico i contratti di vendita. Così nel 2004 le settanta famiglie, attraverso l’avvocato Ocera, si rivolgevano al Tribunale, di fronte al quale si costituiva lo Iacp. Il procedimento si è concluso pochi giorni fa, il 24 aprile, con la sentenza del giudice Scarcella che dà ragione alle settanta famiglie, dichiarate legittime proprietarie dei rispettivi alloggi.

Ma la storia non finisce qui. «Quando l’Iacp vendette gli alloggi – ha spiegato oggi Ocera nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede del V quartiere – non specificò che in realtà su quell’area l’Istituto non deteneva la proprietà, ma il diritto di superficie per novantanove anni, mentre il Tribunale, con la sentenza del 24 aprile, ha trasferito la proprietà piena». Cosa succederà adesso? Di fatto si apre un nuovo capitolo, che si dovrebbe chiudere il 27 novembre con una nuova decisione del giudice. «Chiederemo di quantificare la differenza di valore – afferma Ocera – tra la proprietà degli alloggi, per la quale sono stati effettuati i pagamenti, e il semplice diritto di superficie. Il tutto lo invieremo anche alla Corte dei Conti per certificare il danno erariale causato dai vari presidenti dell’Iacp che si sono succeduti».

Foto Dino Sturiale