Assenteismo al comune di Barcellona. Carabinieri arrestano quattro impiegati comunali

Quattro impiegati del Comune di Barcellona sono stati arrestati dai Carabinieri all’alba di oggi per assenteismo. Nell’ambito dell’operazione -Badge- sono stati notificati 47 avvisi di garanzia sempre per lo stesso reato ad altri impiegati.

Agli arresti domiciliari sono finiti quattro LSU: Antonino Scordino, 48 ani, Filippo Iannello, 53, Antonino Santo Alesci Lo Presti, 41 anni e Santo Russo 45 anni. E’ stata notificata un’ordinanza che dispone l’obbligo di dimora nel Comune di Barcellona a Salvatore Russo, 48 anni, unico incensurato del gruppo.

I primi quattro erano impiegati al servizio idrico integrato, si sarebbero dovuti occupare della pulizia di pozzi e cisterne, Salvatore Russo era invece addetto alle pulizie al Tribunale di Barcellona.

I Carabinieri di Barcellona collaborati da Militari del 12° battaglione Carabinieri “Sicilia”, hanno eseguito, a carico dei dipendenti comunali, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del locale tribunale per truffa aggravata commessa in danno di un ente pubblico.

Le indagini degli investigatori, protrattesi per diversi mesi, hanno consentito di accertare che gli indagati omettevano di annotare, sull’apposito cartellino elettronico, i reiterati ed arbitrari allontanamenti dal posto di lavoro per andare a svolgere incombenze di carattere privato o addirittura un’altra attività lavorativa. In particolare Scordino a volte avrebbe fatto strisciare il badge dalla moglie o da Iannello al Comune, mentre lui si recava presso una stalla dove si fermava l’intera giornata lavorativa. Salvatore Russo invece sarebbe stato sorpreso a recarsi presso un’officina meccanica dove riparava autovetture non di sua proprietà dopo aver regolarmente registrato la propria entrata al Comune.

I Carabinieri hanno pure constatato che i pozzi e le cisterne che dovevano essere pulite dai quattro arrestati versavano invece in un totale stato di abbandono. I cinque dipendenti comunali destinatari di ordinanze guadagnavano mensilmente una busta paga di 800 euro che con integrazioni e assegni di famiglia arriva a 1500 euro.

Le ordinanze richieste dal procuratore Salvatore De Luca sono state siglate dal Gip Anna Adamo.

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