Auto elettriche fantasma: rinviati a giudizio Mobilia e Nicosia

Sono stati rinviati a giudizio dal gup Giovanni De Marco il presidente del consiglio di amministrazione della società “Giano Ambiente srl” Gaetano Mobilia ed Orazio Nicosia, presidente della società “Logica srl”. I due amministratori dovranno comparire il 25 maggio davanti al giudice monocratico con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato ed emissione di fatture false. Ad avanzare la richiesta di rinvio a giudizio il sostituto procuratore Vito Di Giorgio, titolare dell’inchiesta. Secondo l’accusa la Giano Ambiente avrebbe ottenuto nel 2003 un finanziamento di circa 900.000 euro per la produzione di auto elettriche. Ma la Guardia di Finanza eseguì un controllo in un capannone dell’ex Pirelli di Villafranca Tirrena e scoprì che all’interno non c’era traccia delle auto e nemmeno degli impianti necessari alla loro costruzione. Trovarono, invece, rifiuti solidi urbani ed industriali e rifiuti speciali ospedalieri. Sempre secondo gli inquirenti la Logica srl avrebbe emesso fatture false a favore della Giano Ambiente per oltre 500 mila euro. Il 22 settembre scorso la Guardia di Finanza eseguì il sequestro preventivo a Mobilia del ritrovo “I giardini di Giano” di Torre faro (rimasto sempre aperto e nella disponibilità dei gestori) e di 900.000 euro, ovvero la somma equivalenti a quella che, secondo l’accusa, sarebbe stata truffata allo Stato.