Bilancio dello sciopero dei trasporti: massiccia adesione nel settore ferroviario, spaccatura tra i lavoratori Atm

Massiccia adesione nel settore ferroviario, numeri contraddittori in quello del trasporto pubblico -su strada-. E’ questo il bilancio della giornata di scopero nazionale dei trasporti indetto da Cgil, Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugltrasporti e Orsa Trasporti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Da un lato abbiamo il 75 per cento di questa mattina che supera l’80 nel pomeriggio per quanto riguarda il ferroviario, con punte addirittura del 100 per cento per quanto concerne il traghettamento dello Stretto.

Dicevamo, invece, di dati -contraddittori- all’Atm. Questa mattina si è consumata una sorta di -spaccatura- all’interno del fronte Atm tra i lavoratori che hanno, come previsto, aderito allo sciopero e un gruppo di dipendenti che in modo del tutto inspettato hanno deciso di non aderire alla protesta. Questi ultimi hanno diffuso, infatti, un documento attraverso il hanno affermato che «quello di oggi non è il nostro sciopero, prima di pensare al Ccnl e ad eventuali aumenti salariali, in Atm bisogna preoccuparsi di garantirlo un salario. Qualcuno si è anche dissociato tentando di relegarci nel ghetto, dimenticando che i loro profumati rimborsi sindacali, puntualmente erogati, vengono pagati con le trattenute nelle nostre buste paga. Lo sciopero nazionale di oggi non ha senso in un’azienda sull’orlo del crac, proporre una protesta per il Contratto Nazionale di Lavoro a chi non prende lo stipendio da tre mesi e non ha nessuna prospettiva per il futuro, è quasi una provocazione».

Di fatto per quanto riguarda il trasporto su strada, bus e tram dunque, dello sciopero non si è avuta contezza. L’adesione del 40 per cento (dato calcolato sul totale di 680 dipendenti), confermata dal segretario della Fit Cisl Enzo Testa, riguarda più che altro gli uffici amministrativi e gli ausiliari del traffico.

E mentre la vertenza Atm si sposta a Palermo, giovedì a Palazzo del Governo i sindacati si confronteranno con i vertici di Rfi sulla questione occupazionale e, in generale, sulla dismissione che le Ferrovie stanno mettendo in atto a Messina, in un incontro convocato dal prefetto Francesco Alecci.