Cocaina dall’Olanda ai salotti bene della città. Tre assoluzioni ed una condanna davanti al Gup

Tre assoluzioni ed una condanna, in gran parte condonata, per i giudizi abbreviati dell’inchiesta sullo spaccio di droga che arrivava dall’Olanda.

Si è chiusa così l’udienza preliminare, tenuta dal Gup Maria Teresa Arena, che oggi ha assolto con formulapiena, per non aver commesso il fatto, Biagio Trovatello, 48 anni, la moglie Giovanna Bertino, 40 anni, Lucio Salvatore Domini, 41 anni. Condannato a 4 anni, dei quali 3 condonati, lo studente Giorgio De Luca, 26 anni, assolto dall’accusa più grave, quella di associazione ai fini di spaccio. Il pm della Dda, Giuseppe Verzera, aveva avanzato invece richiesta di pesanti condanne, tra i 10 ed i 12 anni.

L’accusa che il magistrato della Dda contestava ai quattro era di aver costituito a Messina una cellula che recuperava e poi cedeva ingenti quantitativi di cocaina. Al centro dell’indagine, condotta dalla Squadra mobile, c’erano le attività del fratello di uno degli imputati di oggi, il tecnico informatico Antonino Trovatello (per il quale è già stato fissato il processo di primo grado. Era stato proprio il tecnico ad aprire il canale di approvvigionamento con l’Olanda, dove aveva abitato per diversi anni, per poi rientrare a Messina. La coca veniva poi smerciata soprattutto ai giovani, nelle discoteche e nei locali di ritrovo notturno, come alle feste private della così detta “Messina bene-. Oggi, davanti al Gup Arena, in pratica non ha retto l’accusa di aver partecipato attivamente ai traffici del tecnico informatico. Hanno difeso gli avvocati Giuseppe Carrabba, Marcello Siracusano e Daniela Chillè.