Collisione nello Stretto: depositata la perizia

La ricostruzione della tragedia del 15 gennaio è sul tavolo della procura di Messina. I consulenti, incaricati di chiarire la dinamica della collisione tra il Segesta jet di Bluvia e la portacontainer Susan Borchard, che costò la vita ai 4 membri dell’equipaggio del motocarena delle Ferrovie, hanno depositato la relazione. Il pool di periti guidati dal professor Carlo Della Mese, in un corposo fascicolo ora all’esame dei magistrati, ha tratto le proprie conclusioni. Evidenziando alcuni aspetti in particolare. Cioè la mancata precedenza, che il Segesta avrebbe dovuto accordare al portacontainer. L’errore umano, quello del comandante del Segesta, Sebastiano Mafodda, dovuto anche alle condizioni del mare. Poi le manovre effettuate dal comandante della portacontainer, l’ucraino Maskym Poludnyev, compiute quando si è accorto dell’impatto, che lascerebbero prefigurare un concorso di colpa col capitano del Segesta. Infine, la presenza della terza nave, cioè il traghetto Zancle della Caronte e Tourist, che nessun ruolo ha avuto nei tragici secondi dell’impatto fatale. Da chiarire, però, l’operato dell’equipaggio privato nelle ore successive e nelle operazioni di soccorso. La ralazione è ora sul tavolo dei pm Angelo Cavallo, Francesca Ciranna e Vito Di Giorgio, che dopo averla esaminata decideranno se formalizzare la chiusura delle indagini o richiedere un approfondimento.