Un anno in più della sua giovane vittima. Quattro anni di reclusione è la condanna arrivata ieri nei confronti di G.S. pensionato di 63 anni, riconosciuto colpevole dai giudici della Seconda sezione del Tribunale per aver costretto una bambina a subire atti sessuali.
Una condanna non paragonabile ai segni indelebili che la violenza su una bimba di tre anni lascerà per tutta la sua vita.
A scoprire che la piccola era finita nelle mani dell’orco era stata la nonna. Suo il compito di informare la madre della piccola. E osservando gli strani comportamenti della bimba, l’orribile verità. La sua innocenza era stata violata da un uomo di cui loro si fidavano. Un amico della madre e del suo convivente. Approfittando del poco tempo rubato sotto gli occhi dei familiari, l’orco aveva abusato della piccola.
Una verità scoperta a piccoli passi grazie all’aiuto delle assistenti sociali e subito denunciata ai Carabinieri per evitare che l’orrore si ripetesse. Ieri la condanna a conclusione di un’indagine che ha incastrato il pensionato alle sue responsabilità.