Delitto Fortugno. La Corte d’Assise di Locri conferma i quattro ergastoli

Tutte confermate le richieste avanzate dal procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone di fronte ai giudici della Corte d’Assise di Locri per l’omicidio del vice presidente del consiglio regionale di Calabria Frabncesco Fortugno (nella foto): i giudici hanno infatti accolto la richiesta di ergastolo per Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, considerati i mandanti del delitto. Stessa sorte per Salvatore Ritorto, accusato di essere l’autore materiale dell’omicidio, e per Domenico Audino, al quale viene contestato anche un tentato omicidio compiuto a Locri.

La Corte ha poi condannato Vincenzo Cordì a 12 anni, Carmelo Dessì a quattro anni e Antonio Dessì ad otto anni, accusati di associazione mafiosa. Per Alessio Scali il reato di associazione mafiosa è stato ritenuto assorbito in una sentenza precedente del gup di Reggio Calabria del 2007. Al momento della lettura della sentenza presente in aula anche la moglie del politico ucciso Maria Grazia Laganà insieme ai figli Giuseppe e Anna. Con la vedova Fortugno anche il deputato del Pd, Giuseppe Lumia