I dipendenti dell’ -Agrinova 2000- ancora accampati davanti il cimitero…dal Comune un silenzio “tombale”

Ci auguravamo di poter dare una notizia diversa o quantomeno di raccontare qualche novità dell’ultima ora, invece no. Di fronte i cancelli del Grancamposanto, tutto tace, la situazione rimane identica a quella di ieri, che è uguale a quella di avant’ieri che purtroppo è la stessa di tre giorni fa. Oggi è il sesto giorno di “accampamento” per i 38 lavoratori della Cooperativa “Agrinova2000” che, continuando di questo passo, la tradizionale gita fuori porta del lunedì di Pasqua la faranno dietro le porte del cimitero. Non intendono mollare infatti, sono decisi a rimanere lì tutto il tempo necessario affinché qualcuno si ricordi di loro e soprattutto della loro disperazione. Ma dalla parte opposta, quelle cioè dell’amministrazione, solo un “silenzio tombale”.

«Siamo al sesto giorno di protesta e da Palazzo Zanca ancora nessuna risposta – afferma Gaetano Quartarone rappresentante dell’Ugl e amministratore della società cooperativa – La pazienza non ci manca, soprattutto perché non vogliamo arrivare a compiere gesti “violenti” che potrebbero finire col ripercuotersi contro di noi, magari con una denuncia. È innegabile però che con il passare dei giorni, e soprattutto di fronte ad una tale indifferenza, l’esasperazione cresce e con essa la paura di non riuscire ad ottenere ciò che chiediamo, cioè semplicemente di poter vivere in modo dignitoso e non con 80 euro al mese».

I 38 lavoratori accampati con le loro famiglie davanti i cancelli del cimitero monumentale, chi in tenda chi in macchina, si dicono basiti di fronte l’atteggiamento assunto dal sindaco che, affermano, «non si è degnato di venire qui neanche una volta. Per il resto solo una passerella di politici bravi con le parole ma non con i fatti. L’unico supporto sincero e disinteressato è quello dei cittadini che passano qui ogni giorno e che ormai hanno imparato a conoscere le nostre storie. Con la petizione siamo arrivati a circa 600 adesioni, ma in questa città abbiamo capito che le firme non contano nulla, contano i numeri, ma solo quelli che vanno a comporre le cifre degli stipendi da capogiro dei dirigenti. Loro sì che vanno retribuiti». Si sfogano così i dipendenti dell’ -Agrinova2000”, che ormai vestiti solo di rabbia trascorreranno lì davanti un’altra giornata e poi ancora un’altra nottata…

(foto Dino Sturiale)