Discrasie nell’assegnazione degli incarichi per lavori pubblici ad architetti ed ingegneri

Procedure e criteri di affidamento degli incarichi a ingegneri e architetti nei lavori pubblici provocano troppo spesso discrasie nelle interpretazioni della legge, generando un intollerabile ritardo nell’esecuzione delle opere. Lo afferma il presidente della Commissione lavori pubblici dell’Ordine ingegneri di Messina, Edoardo Milio, che domani alle 16 all’hotel Royal, aprirà i lavori del convegno incentrato su questo delicato argomento. In ogni gara d’appalto ­- prosegue l’ingegnere – i concorrenti sono costretti ad affrontare un ibrido, che coniuga aspetti strettamente amministrativi con temi più squisitamente tecnici.

Al centro del dibattito, la legge regionale n. 7 del 2002 che all’articolo 11 bis disciplina i bandi per la progettazione e le attività connesse. Un altro argomento che può generare dubbi nel corretto svolgimento della professione è quello dell’approvazione dei progetti sotto soglia comunitaria. L’incontro di venerdì offrirà ai professionisti un’occasione in più per approfondire questi aspetti, anche alla luce delle recenti linee guida predisposte dal Cni. Prenderanno la parola l’ing. Turi Rizzo, presidente dell’Ordine ingegneri (ente

promotore dell’iniziativa); l’ing. Manlio Munafò, dg dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici; l’ing. Lino Maio, esperto in procedure di affidamento; l’ing. Michele Lapenna dell’Ordine di Potenza; la dirigente Telemat Paola Levrini e il giudice Paola Pugliatti del Tar di Catania.