Inchiesta Fc Messina: sentito in Procura Vincenzo Franza

I sostituti procuratori Fabrizio Monaco e Maria Pellegrino hanno sentito per oltre tre ora il vicepresidente dell’Fc Messina Vincenzo Franza (nella foto, a destra della madre Olga e del fratello Pietro), in qualità di persona informata sui fatti. L’inchiesta è quella avviata dalla Procura sulla gestione del calcio messinese.Parecchi i punti che i magistrati hanno voluto  approfondito, a partire dalle motivazioni che hanno portato la società a disimpegnarsi all’improvviso dal calcio, dopo avere dato, fino a maggio, la sensazione di voler continuare a guidare il Messina, iscrivendo la squadra in serie B. Il dirigente dell’Fc Messina ha spiegato le motivazioni che hanno provocato il cambiamento di rotta.Inoltre, i magistrati vogliono fare luce sulle ragioni che hanno spinto i Franza ad iscrivere la squadra in serie D, dovendo così affrontare la situazione pesantemente debitoria maturata durante la gestione della società fino all’anno scorso.E qui si innesta un altro aspetto che i magistrati hanno voluto svisecrare con il vicepresidente giallorosso Vincenzo: come ha potuto, la società contrarre oltre 20 milioni di debiti.Infine, i magistrati hanno chiesto al dirigente chiarimenti sulla convenzione firmata dalla società con il Comune di Messina per lo sfruttamento commerciale degli stadi, delle pertinenze e delle aree limitrofe. L’inchiesta, dunque, si arricchisce di nuovi capitoli. Ieri sera il sosituto Monaco ha sentito l’ex presidente del consiglio comunale Fabio D’Amore mentre nel pomeriggio erano stati sentiti l’ex consigliere comunale Francsco Rizzo, i consiglieri comunali Giuseppe Trischitta e Nello Pergolizzi, l’ex d.g. del Messina Sergio Gasparin e la’mministratore delegato ell’I.s.g. De Carolis