L’inchiesta sul pensionato morto in corsia. Quattro i medici indagati. Oggi l’autopsia.

Sono quattro i camici bianchi indagati per la morte di Carmelo Maiorana, il maresciallo in pensione che ha smesso di respirare lunedì scorso, dopo un doppio ricovero, prima alla Cot poi al Policlinico. Stamattina i medici legali incaricati dal pm Maria Pellegrino, hanno eseguito l’autopsia necessaria a stabilire l’esatta causa del decesso. I periti si sono riservati 60 giorni per depositare le loro conclusioni al magistrato titolare del caso.

Maiorana si era recato alla Cot per eseguire una colonscopia, cui si sottoponeva spesso, essendo in dialisi. Per un malore, però, l’esame è stato sospeso. In seguito, ha accusato forti dolori addominali, trattata dai medici come della normale aria nello stomaco, stando al racconto dei familiari. Tornato a casa, le sue condizioni si sono aggravate fino a quando non si è reso necessario il ricovero al Policlinico, dove gli è stata diagnosticata una perforazione intestinale. Il pensionato è stato quindi sottoposto ad intervento chirurgico, in seguito al quale aveva le gambe paralizzate. Il decorso post operatorio, tuttavia, sostengono i medici, stava procedendo regolarmente. Lunedì però, Maiorana è morto.