L’istituto Bisazza e il post–okkupazione-

Bilancio assolutamente negativo quello che si registra al termine dell’okkupazione di cui gli studenti dell’Istituto Psico-pedagogico Felice Bisazza, così come molti altri ragazzi della scuole della città, sono stati protagonisti nelle ultime settimane, in segno di protesta alla legge Gelmini.

Un episodio che però, come previsto, sta facendo capitolare anche le ultime -sacche di resistenza- dove sono state inscenate similari proteste. E’ il caso de La Farina dove, sulla scia del Bisazza, sono stati registrati danni, pur se di minore entità. Disoccupato anche l’isituto d’arte -Dante- mentre l’Archimede risulta occupato solo in parte, segno forse che in questo caso la protesta ha le ore contate. Proseguono invece Ainis ed Antonello in cui si continuano ad organizzare assemblee ed incontri.

Una protesta che però non poteva concludersi nel peggiore dei modi. Proprio ieri infatti, a seguito dell’intervento delle forze dell’ordine, i ragazzi sono stati fatti sgomberare e il quadro che si è presentato davanti agli occhi di chi ha fatto ingresso nella struttura appena “disoccupata-, è stato rivelato decisamente sconfortante.

Muri imbrattati, banchi rotte, lavagne spezzate, parte dell’impianto elettrico divelto, estintori svuotati e gettati a terra, condizioni igieniche assolutamente inesistenti. Non è mancato poi anche un tentativo di forzatura degli uffici di presidenza e segreteria. Necessario dunque l’intervento dell’ufficio tecnico competente e dell’Asl.

Intanto la preside dell’istituto Anna Maria Gammeri, ha inviato una lettera all’Ente mettendo a conoscenza della grave situazione l’assessore provinciale all’edilizia scolastica Giuseppe Di Bartolo e chiedendo interventi urgenti. Il rappresentante di Palazzo dei Leoni si è occupato di inviare sul posto chi di competenza per rilevare e quantificare l’entità dei danni provocati, i cui responsabili, ha sottolineato l’assessore vanno assolutamente messi di fronte alle loro responsabilità, occupandosi, se necessario, anche di risarcire l’istituto.

La scuola, evidentemente dichiarata inagibile, riaprirà battenti solo lunedì prossimo.

Foto Dino Sturiale