Le iniziali stime sulla conta dei danni causati dal maltempo che lo scorso fine settimana non ha dato tregua alla provincia messinese, soprattutto sul versante tirrenico, trovano conferma nel dato ufficiale fornito dal servizio regionale di Protezione Civile. “Oltre 250 mlioni-, si legge nel comunicato, i danni occorsi al territorio.
Nel dettaglio, 50 milioni sulle spalle di soggetti privati, 5 milioni il costo complessivo dei lavori da effettuare nell’immediato nei 40 Comuni interessati. Si ricorda inoltre che nel corso della seduta dello scorso 16 dicembre, la Giunta Regionale ha richiesto che venga dichiarato lo stato di calamità naturale e di emergenza per i territori colpiti dalle alluvioni.
E intanto, in quello che si possa dire essere diventato, purtroppo, il comune “simbolo- del nubifragio dello scorso 11 dicembre, Falcone, si cerca pian piano di tornare alla normalità. Sui muri che delimitano le traverse si vede ancora chiaramente il livello raggiunto da acqua e fango che hanno invaso strade ed abitazioni. Sul ciglio della strada davanti le entrate delle case, l’immagine più frequente da vedere negli ultimi giorni è quella di mobili accatastati l’uno sull’altro portati fuori dai garage o strutture completamente allagate.
Un Natale quello che le famiglie di Falcone si preparano a vivere tutt’altro che all’insegna della serenità, un anno che, forse ancor di più, non potrà che essere ricordato come un vero e proprio incubo.
Foto Antonio La Macchia