Metropolitana del mare. Possibile reinserimento dello scalo di Papardo. Per L’OrSa l’ennesimo “pastrocchio”

L’intricata matassa dei trasporti marittimi nell’area dello stretto, tutt’altro che “sciogliersi”, giorno dopo giorno continua ad aggrovigliarsi. Questa almeno è la sensazione del sindacato OrSa Navigazione dopo aver appreso della possibilità di realizzare a Papardo, nell’ambito dei servizi di Metropolitana del mare, una sorta di approdo galleggiante di proprietà dell’Autorità Portuale.

Una notizia che coglie di sorpresa gli esponenti del mondo sindacale, data l’intenzione dei sindaci di Messina, Villa e Reggio di proporre una variazione al tragitto dei mezzi veloci al fine di venire incontro alla esigenze dei pendolari e velocizzarne gli spostamenti. Questa mattina invece a Palazzo Zanca, il sindaco Buzzanca, il comandante dell’Autorità Potuale Nunzio Martello, il comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi e i rappresentanti dell’Autorità portuale, discuteranno della possibilità di reinserire l’approdo di Papardo nelle rotte della Metropolitana del mare.

«Come spesso accade, le parole vengono puntualmente smentite dai fatti –scrive l’OrSa – servirà solo per creare ulteriori problemi ai pendolare che per raggiungere la sponda opposta impiegheranno oltre un’ora. Messina – aggiunge il sindacato – si conferma città dei pastrocchi, c’è assoluta esigenza di chiarezza per delineare un collegamento diretto fra i cittadini, le istituzioni e i gestori dei servizi pubblici». Un tema sempre più delicato dunque quello del settore trasporti marittimi che di cui l’OrSa ha intenzione di discutere nel corso di un incontro fissato per giorno 7 a Palazzo Zanca. Nell’attesa non rimane altro che conoscere i dettagli dell’incontro fissato per questa mattina al comune.