-Molini Gazzi-: i dipendenti bussano anche alla porta del prefetto

Alecci era l’ultimo. Dopo l’incontro di lunedì in Prefettura, i dipendenti della -Molini Gazzi- Spa hanno sentito proprio tutti i rappresentanti istituzionali messinesi. Ma una soluzione alla delicata vertenza non sembra apparire all’orizzonte. Intanto dall’incontro con il prefetto Francesco Alecci è scaturita la decisione di sollecitare il direttore dell’ufficio Provinciale del Lavoro affinché convochi di urgenza le parti, sindacati e proprietà, per trovare una soluzione immediata e fattibile.

Le richieste che i dipendenti avanzano alla proprietà sono il pagamento delle 4 mensilità arretrate e l’ipotesi di un anno di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per il rilancio dell’azienda.

I lavoratori hanno comunicato, inoltre, quanto segue: «Registriamo e denunciamo la totale mancanza di responsabilità da parte della direzione aziendale che ha deciso di andarsene in ferie in barba alla vertenza e alle nostre sofferenze. Infatti ad una richiesta di incontro richiesta dal presidente della Provincia, On. Nanni Ricevuto, per un tavolo di confronto aperto a noi, al sindacato, ad Assindustria e ad alla Provincia stessa, è stato fatto presente che il proprietario sarà disponibile a partire dal 24 agosto! E intanto noi siamo senza stipendi!». Prevista, comunque, per oggi, o, in mancanza del numero legale, per domani, alle 18.30, una seduta del Consiglio provinciale per presentare una mozione pro -Molini Gazzi- e discutere della vicenda.

La proprietà, in realtà, ha tentato di risolvere almeno la questione degli stipendi, facendo richiesta al giudice fallimentare di deroga al concordato preventivo, ma la richiesta è stata rigettata perché, si legge nella motivazione, -la procedura di concordato preventivo presentata dall’azienda il 15 luglio non è stata ancora avviata dal tribunale medesimo-. Il tentativo, però, è stato giudicato dal sindacato insufficiente, visto che il provvedimento del tribunale pare rimettere nella sfera delle decisioni aziendali il pagamento delle somme dovute, proprio perché la domanda di concordato non è stata ancora esaminata.

I lavoratori hanno ringraziato i Giovani Comunisti, gli esponenti di Energia Messinese e i Grillini che in questi giorni ci stanno sostenendo e affiancando in questa vertenza. E riservano un -grazie- speciale agli oltre 13.000 Messinesi che hanno firmato la petizione contro la chiusura dei Molini Gazzi.