Motori spenti per i treni siciliani dalle 9 alle 17. In città manifestazione precari Rfi di fronte la prefettura

Come promesso, in mancanza di certezze per il futuro dei trasporti ferroviari da e per la Sicilia, i lavoratori dalle 9 alle 17 di oggi incrociano le braccia in segno di protesta contro la politica di dismissione attuata da Rfi e dunque contro la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro. Mal digerita tuttavia anche l’indifferenza finora mostrata dal governo nazionale, sembrerebbe ancora indeciso a stabilire la somma da stanziare per il rilancio della mobilità del meridione, con tutta probabilità inferiore ai 150 milioni richiesti dal governo Lombardo.

A Messina, come stabilito dopo l’incontro tenutosi a Palermo tra sindacati, lavoratori e istituzioni regione, in programma una manifestazione,a cui dovrebbe prendere parte anche il sindaco Giuseppe Buzzanca (non si hanno al momento notizia di altri politici regionali giunti in riva allo Stretto) che intorno alle 10 vedrà riunite sigle sindacali, dipendenti Rfi-Bluvia e, come auspicato anche dal segretario regionale dell’OrSa Mariano Massaro, il maggior numero possibile di cittadini.

Ricordiamo che nel corso dell’ultimo incontro avuto nel capoluogo palermitano, presente anche l’ing, Palazzo(Rfi), è apparso evidente come dell’attuale inqualificabile situazione riguardante la qualità dei servizi nello Stretto di Messina e in generale in tutta la regione, nessuno abbia intenzione di farsi carico.

Nel corso della mattinata ulteriori aggiornamenti

(foto Dino Sturiale)