Nascondeva pistole e droga: arrestato a Mangialupi operaio incensurato

Il clan di Mangialupi è sempre attivo. Lo spaccio di droga è il suo punto di forza ma per affermare la sua forza intimidatrice servono pistole e munizioni. Materiale che gli uomini della Squadra Mobile hanno sequestrato ieri mattina in una baracca di piazza Verga, cuore del quartiere ad alta densità criminale.

Le manette sono scattate per l’incensurato, Giuseppe Rolla, 28 anni. Il giovane, secondo la Polizia, nascondeva armi e droga per conto del clan di Mangialupi. Non è la prima volta,infatti, che la cosca della zona si serve di insospettabili incensurati per custodire materiale scottante.

Gli agenti si erano recati a Mangialupi per effettuare una perquisizione in casa di un noto spacciatore. Non avendo trovato nulla hanno controllato la vicina baracca, chiusa con un lucchetto.

All’interno nascoste tre pistole semiautomatiche, 125 cartucce di vario calibro, 420 grammi di eroina, 10 di marijuana, 50 di mannitolo la sostanza necessaria per tagliare la “roba”, due bilancini di precisione con tracce di droga, cinquanta ogive e tutto l’occorrente per assemblare le cartucce. Grazie a delle bollette dell’Enel trovate nella baracca gli agenti sono risaliti al proprietario, un impiegato che però da qualche tempo aveva consegnato le chiavi del fatiscente locale a Rolla. L’operaio, infatti, era stato contattato per eseguire all’interno dei lavori e ne avrebbe approfittato utilizzando la baracca come deposito del materiale.

Gli agenti risono subito precipitati a casa dell’operaio incensurato ma non hanno trovato nessuno. Probabilmente il giovane, essendosi accorto del blitz della Polizia, si è allontanato per evitare l’arresto. Solo in serata Rolla è stato rintracciato lungo la bretella autostradale di Tremestieri in compagnia della moglie. Ora è finito a Gazzi per rispondere dell’accusa di detenzione illegale di armi, munizioni e sostanze stupefacenti.