Carcere duro per un altro boss del messinese, il killer Calogero Mignacca

Sarà rinchiuso al carcere duro Calogero Mignacca, il mafioso di Montalbano catturato a Lentini il mese scorso, dopo anni di latitanza insieme al fratello Vincenzino. Il Ministro della Giustizia ha siglato il provvedimento che dispone il regime del 41 bis per quello che era considerato, insieme al fratello, un temibile killer, braccio armato del clan dei Nebrodi nella fai da di mafia degli anni '80 e '90, poi a capo di un autonomo gruppo che imponeva il racket nella zona. Calogero, difeso dagli avvocati Nino Favazzo e Carmelo Occhiuto, non ha mai mostrato segni di voler collaborare con la giustizia.

Da oggi andrà al carcere di massima sicurezza dove sconterà l'ergastolo. Il nascondiglio dei due fratelli è stato individuato a Lentini, all'inizio dello scorso dicembre. I Carabinieri vi hanno fatto irruzione una domenica mattina, dopo aver circondato la zona. Al momento del blitz Vincenzino si è sparato un colpo alla testa, mentre Calogero si è consegnato senza opporre resistenza.

Arrestati i loro fiancheggiatori, una rete di fedelissimi pastori tortoriciani e randazzesi attivi nelle campagne del siracusano. Anche loro sino ad oggi hanno preferito il carcere al pentimento, ed hanno rifiutato di rispondere al giudice anche in sede di interrogatorio di garanzia. Intanto la Direzione distrettuale antimafia di Messina è ancora a lavoro per ricostruire gli anni della loro latitanza, e individuare tutti quelli che li hanno aiutati a sfuggire alla giustizia.(Alessandra Serio)